Svolta finanziaria all’Inter. Il Fair Play Finanziario non sarebbe più uno spauracchio per la società nerazzurra e questo indipendentemente da quello che succederà nel mercato di gennaio, in termini di cessioni. La grossa novità, infatti, è che il ds Ausilio e il cfa Gardini potranno perseguire l’obiettivo di rinforzare la rosa senza avere sulla testa la spada di Damocle della multa da 7 milioni (in caso di passivo per il 2016-17 compreso tra 0 e 10 milioni) o, ancora peggio, dell’esclusione dalle prossime coppe europee (la Uefa può decidere questa sanzione se l’Inter non limita il “rosso” al massimo a 10 milioni). Dopo i 15 milioni arrivati con la sponsorizzazione del kit da allenamento, della Pinetina e del centro Facchetti, dalla Cina sono previsti i bonifici di altri soldi.
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Inter, ciao ciao FPF: Suning ha risolto tutto, altri 15 mln da sponsor. E non finisce qui
Svolta finanziaria all’Inter. Il Fair Play Finanziario è un problema definitivamente alle spalle
Quelli necessari per evitare guai con Nyon. Ma non finisce qui; secondo il Corriere dello Sport, infatti, in Cina sono in fase assai avanzata una serie di trattative con regional sponsor che utilizzeranno il nome e il marchio dell’Inter oltre all’immagine dei tesserati nerazzurri (in corso Vittorio Emanuele hanno acquistato i diritti d’immagine di tutti i giocatori) per i loro affari nel web. Genereranno per il club nerazzurro un ricavo importante. Quanto? Un’altra quindicina di milioni, quelli che servirebbero per risolvere i problemi finanziari di fronte all’Uefa. E poi ci sono le Academy, anche quelle vere e proprie miniere di soldi (fruttano da 300.000 a 800.000 euro l’una) grazie alle opportunità che vengono create con gli sponsor sul territorio: per il momento sono 3 (a Pechino, Shanghai e Jiangsu) ma cresceranno. La forza di Suning si sente.
(Corriere dello Sport)
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