L'Inter non vede ancora la luce in fondo al tunnel. Dalla manita rifilata al Chievo, era il 3 dicembre, i nerazzurri non hanno più vinto e hanno inanellato sette pareggi e tre sconfitte. Come con Mancini due stagioni fa, dicembre è un mese nero per l'Inter: in quell'occasione fu la sconfitta contro la Lazio a San Siro a rappresentare il punto di non ritorno. In questa stagione la partita con il Pordenone, ma ancor più la sconfitta con l'Udinese, ha fatto ripiombare i giocatori in un limbo dal quale sembra impossibile uscire. A dimostrazione che, mancano sì 2-3 campioni in squadra, ma è ancora più evidente come manchino giocatori di personalità, dotati di quella leadership in grado di 'tirare' il gruppo nei momenti di appannamento.
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Inter, come se ne esce? A Spalletti si chiedono scelte coraggiose, contro il Bologna…
L'analisi sul momento dell'Inter
Normale che la colpa ricada sulla dirigenza nerazzurra che non è riuscita in questi anni ad ovviare a un problema che si ripresenta ciclicamente. Inutile addossare la colpa ai vari allenatori che si sono succeduti, ben 12 dal dopo Mourinho in avanti, le colpe sono da ricercare altrove. Si dirà: "senza soldi si può fare ben poco", è vero, ma la bravura di un ds si vede soprattutto in questi casi. Ritornando al presente, la sconfitta della Lazio ha offerto un assist importante ai giocatori, nonostante la vittoria non arrivi da due mesi, i nerazzurri sono a -1 dai biancocelesti terzi. A Luciano Spalletti, probabilmente il miglior allenatore dal 2010 ad oggi, si chiede di fare scelte coraggiose, di panchinare quei titolari inamovibili (vedi Perisic) e puntare su chi ha mostrato, entrando a partita in corso, di poter ridare verve a una manovra lenta e prevedibile.
Non è questione di modulo, di difesa a tre o a quattro, c'è bisogno di un lampo che svegli questa squadra, un giocatore che prenda per mano i compagni, apparsi nelle ultime partite inspiegabilmente impauriti. In soccorso potrebbe arrivare il neo acquisto Rafinha, l'unica luce, insieme a Zenga, che i tifosi nerazzurri hanno visto sabato sera contro il Crotone. Ci vuole poco per tornare a vincere e bisogna farlo a partire da domenica dove a San Siro arriverà il Bologna. Ripartire e farlo davanti a quei tifosi splendidi che non fanno mai mancare il loro supporto, sarebbe un segnale importante a tutto l'ambiente. I giocatori non sono riusciti ancora a capire che basta poco. Per scacciare i vecchi e maledetti fantasmi pieni di antiche paure. Per scendere in campo con la voglia di mangiarselo. Per meritarsi un pubblico come quello nerazzurro. Basta poco. A volte, basta solo volerlo.
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