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Inter, Conte ha vinto un’altra scommessa. Perisic un guaio, ma c’è chi ha fatto peggio

L'analisi di Fcinter1908.it dopo Lazio-Inter di questo pomeriggio

Daniele Vitiello

Inutile nascondersi: dietro il pareggio di oggi c'è molto rammarico. La stagione è appena iniziata e la trasferta all'Olimpico con la Lazio è sicuramente tra le più ostiche del campionato, ma per come si erano messe le cose sembrava esserci modo di portare a casa il bottino pieno. Sarebbe stato il modo migliore per affrontare la sosta in attesa del derby, ma Conte e suoi non sono stati pienamente all'altezza della situazione. Un piccolo campanello d'allarme che però porterà la soglia d'attenzione al massimo. L'Inter deve fare in modo che questo mezzo passo falso rimanga isolato all'interno di un percorso che ci si augura sarà ancora migliore rispetto allo scorso anno.

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Eppure il primo tempo aveva lasciato segnali importanti ed appunti confortanti sul taccuino di Antonio Conte. Squadra corta, pressing alto, costante e collettivo. Tutte cose che l'allenatore chiede ai suoi ormai da un anno. 45' di dominio quasi assoluto, vanificati dall'incornata di Milinkovic-Savic, sbucato alle spalle di un Perisic sul quale Conte aveva (ahilui) ragione lo scorso anno. Da quinto il croato non convince né in fase difensiva (grave errore oggi) che in quella offensiva (grave errore a Benevento).

CALO - Il tecnico nella sua versione più sincera aveva esternato perplessità legittimate dall'inizio di stagione del croato, rimasto in nerazzurro soltanto per mancanza di offerte adeguate. Vero e proprio guaio in prospettiva, peggio di lui soltanto il direttore di gara che ha premiato la sceneggiata di Patric. Dopo l'1-1 l'Inter ha perso qualche certezza e la palla ha iniziato a girare più lentamente. Non è uscita dalla partita, ha avuto ancora qualche occasione, ma è mancata la zampata che le si chiede sempre e che sposta di poco, ma in maniera tremendamente importante, risultati e giudizi.

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NESSUN DUBBIO - Ciò che resta ben impressa nella mente di chi ha visto la gara è la supremazia assoluta di Arturo Vidal in mezzo al campo. Un centrocampista assoluto, 'king' della mediana che porta equilibrio nel sistema di gioco nerazzurro e dà tranquillità a tutti i compagni in campo. Non è un caso che l'Inter abbia perso fluidità con la sua uscita. La prova di spessore ripaga Conte che per lui si è esposto e non poco con la società negli ultimi mesi. Va dato atto al tecnico che magari chiede tanto, ma indica sempre i nomi giusti. Marotta e Ausilio fanno bene a fidarsi.

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