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Inter, i creditori di Zhang al tribunale di Milano: “I suoi beni sono molto rari”

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Il numero uno dell'Inter nel mirino dei creditori. Arriva la conferma dell'avvocato Kang Jian: "Ha pochi beni"

Alessandro De Felice

I creditori arrivano a Milano per Steven Zhang. Il presidente dell'Inter deve ripagare oltre 250 milioni secondo un’ordinanza di un giudice di Hong Kong, come confermato a Wall Street China dall’avvocato Kang Jian, che nella causa rappresenta alcuni creditori.

"Abbiamo appreso che i beni personali e di valore detenuti direttamente da Zhang Kangyang (il nome reale del presidente dell’Inter) sono molto rari e l’esecuzione successiva non sarà molto semplice e diretta".

I creditori si sono rivolti al tribunale di Milano, con l’obiettivo di annullare una delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Inter. Il 26 ottobre 2018, infatti, era stato nominato il nuovo CdA del club nerazzurro, con la nomina di Steven Zhang a presidente come successore di Erick Thohir (che è rimasto poi nell’azionariato fino al febbraio successivo, con l’ingresso in seguito di LionRock).

Nella delibera con cui l’assemblea degli azionisti nerazzurri ha approvato il nuovo CdA, così, si legge infatti che "ai neonominati Consiglieri (tra i quali appunto Zhang, ndr) non spetta alcun emolumenti ai sensi dell’art. 2389 primo comma del codice civile per la carica di amministratori della Società, dando atto che i nuovi Consiglieri hanno già preventivamente manifestato il proprio consenso a non ricevere alcun compenso in relazione alla carica (fatta eccezione per quanti di essi già intrattengano con la Società un rapporto di lavoro dipendente, i quali già ricevono una remunerazione ai sensi del rispettivo contratto di lavoro)".

Ora i creditori vogliono annullare la delibera, costringendo l’Inter ad indicare un emolumento per Steven Zhang, che finirebbe però direttamente nelle tasche dei creditori in Cina, anche se i costi ricadrebbero tuttavia sulle casse della società nerazzurra.

(Fonte: Calcio & Finanza)

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