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Muscoli d’acciaio, intesa con Inzaghi e la sfida scudetto: è già l’Inter di Dzeko

Muscoli d’acciaio, intesa con Inzaghi e la sfida scudetto: è già l’Inter di Dzeko

L'attaccante bosniaco ci ha messo poco ad imporsi all'Inter ed è già una certezza per Simone Inzaghi e i compagni di squadra

Alessandro De Felice

Una vera e propria garanzia per allenatore e compagni. Edin Dzeko c'è sempre. Lo storico degli infortuni del bosniaco dimostra come il 36enne sia stato sempre integro dal punto di vista muscolare. Lo stop più lungo? 24 giorni nella stagione 2018/2019. E a confermare la teoria i risultati dei test fisici svolti da quando è arrivato ad Appiano Gentile. Una buona notizia per l'Inter, che lo ha inseguito a lungo prima di riuscire a strapparlo alla Roma.

Impossibile rinunciare a Dzeko. Lo sanno bene Simone Inzaghi e il commissario tecnico della Bosnia Petev. In questo avvio di stagione, l'ex Roma ha disputato 357 minuti, saltando solo i tre finali della partita di Verona. "Guai a dirgli che dovrà essere gestito, perché lui vuole giocare sempre: chiedere a Roma, per conferma. Questa è la sfida che dovrà vincere Inzaghi, magari andando più avanti nella stagione" scrive La Gazzetta dello Sport.

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A favorire le ottime condizioni di Dzeko l'attenzione maniacale di Inzaghi nella preparazione degli allenamenti, delle sedute in palestra e tattiche in base alla tipologia di giocatore. Un fattore che gioverà al bosniaco nel corso dell'annata. Dzeko guiderà l'attacco dell'Inter nella sfida di domani contro la Sampdoria a Marassi. E il blucerchiato gli porta bene: 7 gol, è la squadra italiana cui ha segnato di più.

Le motivazioni del 36enne sono altissime. Il rapporto con la Roma si era sfilacciato e l'Inter gli ha regalato una nuova sfida da cogliere al volo per provare a vincere anche la Serie A dopo la Bundesliga col Wolfsburg e la Premier League con il Manchester City.

In attesa di riabbracciare la famiglia, ancora a Roma fino a quando Edin non avrà trovato casa a Milano, ad introdurlo nel mondo Inter ci hanno pensato Kolarov e Perisic. "Metti un croato, un bosniaco e un serbo insieme nello spogliatoio: ne escono sorrisi e un bagaglio di esperienza infinito. Giusto per capirsi: in tre fanno 23 trofei vinti in carriera".

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Il feeling con Lautaro si sta già perfezionando, come accaduto in passato con i vari Grafite, Tevez, Aguero, Salah: "Dzeko-Lautaro è probabilmente oggi in Serie A la coppia d’attacco meno leggibile tatticamente dagli avversari: un 10 che fa il 9, un 9 che fa il 10". Ma a stupire è il grande rapporto instaurato subito con Simone Inzaghi, fino a pochi mesi fa avversario nel derby di Roma. "Ero sicuro che per me sarebbe stato perfetto", ha detto del suo tecnico. E le prime settimane in nerazzurro hanno già confermato le buone sensazioni del bosniaco.

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