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Inter, FPF lontano nonostante i sacrifici. Moratti: “Non so le italiane come faranno”

Niente da fare. Nonostante l’annuncio fatto nel 2010 dallo stesso Massimo Moratti, che aveva pronosticato il pareggio di bilancio entro due anni, l’Inter è lontana dai parametri richiesti dall’ormai famigerato Fair Play...

Daniele Mari

Niente da fare. Nonostante l'annuncio fatto nel 2010 dallo stesso Massimo Moratti, che aveva pronosticato il pareggio di bilancio entro due anni, l'Inter è lontana dai parametri richiesti dall'ormai famigerato Fair Play Finanziario.

Secondo la norma voluta da Platini, il rosso di bilancio dei prossimi due esercizi (il primo è quello iniziato a luglio 2011) non potrà sforare i 45 milioni di euro. Ebbene, l'Inter l'ultimo bilancio l'ha chiuso con un passivo di 86,8 milioni di euro.

Lo stesso Moratti ieri si è mostrato quasi sconsolato dinanzi alla situazione del calcio italiano (la Juve ha chiuso a meno 95,4, il Milan a dicembre 2010 era a meno 69,8): "Non siamo ancora in grado di mettere a posto i conti. Non so come i club italiani riusciranno a entrare in Champions in futuro, se il fair play dell’Uefa verrà confermato".

La soluzione (sulla quale fcinter1908.it sta premendo da quando è nato e per la quale bisognava, come società, premere e insistere molto di più di quanto è stato fatto) è una e una soltanto: lo stadio di proprietà. Lo stesso Moratti lo ha ammesso, così come ha ammesso che non "è possibile farlo in tempi brevi".

La buona nuova, se così si può definire, è quella relativa al monte ingaggi, calato di 44 milioni. Ma anche qui c'è da sottolineare che nello scorso bilancio (quello post-triplete) erano stati messi a bilancio oltre 50 milioni di euro di premi. Tanto è vero che gli stipendi base dei calciatori sono addirittura aumentati, passando da 146,1 a 149,3 milioni.

E tutto questo nonostante i sacrifici sul mercato, la cessione di Balotelli e un'estate, quella scorsa, passata senza fare mercato. Ora bisognerà attendere un anno per vedere i benefici (solo economici) della cessione di Eto'o e di un'altra estate di semi-immobilismo sul mercato. Ma il Fair Play Finanziario è ancora lontano, molto lontano...