Sono 32 i giocatori a disposizione di Antonio Conte, tanti, troppi. Ecco perché l'imperativo dell'Inter sarà quello di sfoltire la rosa. Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, il problema è strutturale, con gli allenamenti difficili da gestire con un numero così elevato di effettivi. I giocatori con la valigia in mano sono tanti. L’imperativo del club nerazzurro è dunque chiaro da tempo: prima le cessioni, poi gli acquisti. "Da Vecino, che Conte non considera funzionale al progetto, a Dalbert; da Godin a Ranocchia. Fino ad arrivare ad Asamoah, oggetto misterioso che però difficilmente il club riuscirà a piazzare, e a Joao Mario, che però non si sta allenando con i compagni. Oltre a questi ci sono “coloro che son sospesi”: giocatori non ufficialmente sul mercato ma che, con l’offerta giusta, possono lasciare la Pinetina. Si parla di Gagliardini e Candreva, per esempio, che senza una proposta soddisfacente resteranno con Conte e si giocheranno le loro carte. Così come Nainggolan e Perisic. L’Inter non ha intenzione di regalarli e Conte ci sta lavorando, ma con l’offerta giusta partiranno senza troppe tragedie", si legge sulla Rosea.
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Inter, in tanti con la valigia in mano: solo tre incedibili. Sul mercato l’imperativo è chiaro
Il club nerazzurro deve sfoltire una rosa che oggi vanta 32 effettivi
"Tra i sospesi ci sono anche diversi big: Brozovic, Skriniar, Eriksen. Pedine su cui si basa il progetto nerazzurro ma non ritenuti incedibili dalla società, a differenza dei vari de Vrij, Barella e Lukaku. Il tempo passa e l’Inter ha il disperato bisogno di vendere: per la cassa, per alimentare il mercato in entrata ma anche per sfoltire la rosa a disposizione di Conte durante il lavoro quotidiano sul campo".
(Gazzetta dello Sport)
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