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Inter, ipoteca col minimo sforzo: Eriksen illumina, ma c’è chi gli ‘guasta’ la festa

L'analisi di Fcinter1908.it dopo Ludogorets-Inter di ieri sera

Daniele Vitiello

Ludogorets-Inter non è esattamente quel tipo di partita destinata a rimanere nei ricordi dei tifosi nerazzurri a lungo tempo. Novanta minuti poco entusiasmanti, avari di emozioni, ma comunque importanti. Proprio quello che voleva Antonio Conte, che alla vigilia aveva chiamato la sua squadra ad una prova di maturità. Ipotecare il passaggio del turno, rischiando praticamente nulla: era questo il compito dei nerazzurri. E così è stato. Due gol, tutto sommato col minimo sforzo, senza subire e senza rincorrere gli avversari. L'Inter in questo momento non può permettersi di impiegare energie oltre il limite del pilota automatico. Tra qualche mese, se tutto dovesse andare per il meglio, la prospettiva cambierà. Intanto, sarà fondamentale che chi viene chiamato in causa in queste partite riesca a dare il proprio contributo.

PRIMA GIOIA - Quello che ha fatto Christian Eriksen. Il danese è riuscito ad incastonare la prima gemma della sua nuova esperienza alla prima maglia da nerazzurro in campo internazionale. Destinato ad avvicinarsi sempre più al fulcro del gioco dell'Inter, Eriksen ha già dimostrato di che colpi è dotato. Il gol è il biglietto da visita perfetto per un calciatore in grado di telecomandare la palla ovunque ritenga opportuno. Antonio Conte conosce le capacità del ragazzo e, stando agli esperimenti delle ultime uscite, sembra pronto anche a mettere da parte il 3-5-2, qualora si dovesse accorgere che un altro sistema di gioco possa abbinarle al meglio con quelle dei compagni. Le saette scagliate da Eriksen a destare i nerazzurri dal torpore generale sono arma che risulterà preziosa anche nelle gare più bloccate.

SEMPRE LUI - Chi invece ha ormai superato qualsiasi tipo di valutazione è Romelu Lukaku. Gli è bastato presentarsi in campo a mezz'ora dalla fine per apparecchiare il vantaggio nerazzurro ed ipotecare la qualificazione con il penalty realizzato in extremis, lasciando quasi in secondo piano quanto fatto dall'ex Tottenham. Leader a 360° di questa squadra, ha spalle abbastanza larghe per caricare su di sé l'intero peso del reparto avanzato in gare come quella di ieri sera. Per i prossimi impegni servirà però il miglior Lautaro Martinez, chiamato a tornare in fretta quello degli elogi fino alla squalifica. Buone indicazioni sono arrivate anche da Sanchez. Il cileno, terzo incomodo, spera di creare qualche difficoltà a Conte approfittando della sera ravvicinata di gare che ancora attende l'Inter.

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