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Inter, la resistenza su Eto’o ha un motivo ben preciso

Non è solo questione di orgoglio (un campione come Eto’o non può essere valutato, con tutto il rispetto, meno di Lukaku). Ci sono ragioni strettamente tecniche dietro l’insistenza dell’Inter nel chiedere 30 milioni...

Daniele Mari

Non è solo questione di orgoglio (un campione come Eto'o non può essere valutato, con tutto il rispetto, meno di Lukaku). Ci sono ragioni strettamente tecniche dietro l'insistenza dell'Inter nel chiedere 30 milioni all'Anzhi per Eto'o.

La Gazzetta dello Sport spiega le ragioni: "Il motivo si chiama plusvalenza. Durante l'affare Ibra Eto'o fu valutato 27,9 milioni, dei quali ora ne sono stati ammortizzati 11,6. Quindi Eto'o ora è a bilancio per 16,3 milioni. Cedendolo a 29, l'Inter otterrebbe un profitto di circa 13 milioni. E nel bilancio di questa stagione, la prima dell’era del fair play finanziario, verrebbe riportato un beneficio economico di una trentina di milioni, tra risparmio di ingaggio e plusvalenza."