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Inter, Materazzi: “Bonucci ha detto una cazzata. Dzeko top ovunque, Lukaku solo in Italia”

Marco Astori

Tornando a Inter-Juve, dove si decide la sfida di domenica sera?

"Credo a centrocampo. Quello dell'Inter si fa preferire, ma loro ora sono molto quadrati e come al solito a Milano ci tengono a fare bene. Anche perché in uno stadio come San Siro non giocano spesso. Sanno che se fanno bene rientrano in corsa per lo scudetto".

Nel cuore del gioco ci sarà anche il duello tra Barella e Locatelli.

"Manuel nell'ultimo anno è cresciuto molto, ma con tutto il rispetto mi tengo stretto Barella. Ormai è un top mondiale. Anche se qualcuno che non capisce di calcio ancora non realizza che certi colleghi di Nicolò vengono esaltati perché hanno un ruolo definito, mentre lui sa fare bene tutto. Comunque se Inzaghi vuole andare a pizzicare la loro fonte di gioco, su Locatelli manderei Vidal".

E Calhanoglu?

"Le ultime prestazioni parlano chiaro. Anche se non sai mai come va a letto e come si sveglia, Arturo al momento dà qualcosa di più. Il valore di Calha non si discute e mi aspetto che venga fuori, ma sembra di nuovo sull'altalena, come quando era al Milan. Credo che il suo sia un problema mentale più che fisico".

Perisic è in gran forma. Crede che rivedere Cuadrado, dopo l'episodio dell'ultima sfida, gli darà stimoli in più?

"Forse no, perché eravamo già campioni d'Italia. Ma se fossi stato al posto di Ivan, dopo che mi fischiano contro un rigore del genere avrei lasciato immediatamente lo stadio senza fare nemmeno la doccia. E poi mi dessero pure dieci turni di squalifica. Loro sono andati in Champions grazie a quell'episodio".

Come finisce Inter-Juve?

"Vinciamo 3-1. I marcatori? Non esageriamo, ma io stravedo per Dzeko e Lautaro".

Dzeko vale Lukaku?

"Romelu è un fenomeno, ma soltanto nel campionato italiano. Dzeko è un fenomeno con caratteristiche diverse che però resta tale anche se lo metti in Inghilterra o in Spagna. Poi è chiaro che a 35 anni non puoi prenderlo per giocare in contropiede. Ma quando ha iniziato, nel Wolfsburg faceva reparto da solo".

Da ex difensore, crede che i gol presi dall'Inter siano soltanto un problema di squadra lunga in campo o anche di errori individuali del terzetto dietro?

"Di sicuro ora la difesa è meno protetta, ma per quanto valgono i tre dietro dovrebbero evitare certe distrazioni. Dietro a Bonucci e Chiellini, che hanno più esperienza e sicurezza, Bastoni oggi è il miglior centrale italiano".

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