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Inter, per il filotto non bastano Alvarez e Cou. Altri baby devono sbocciare…

Filotto. E’ questo il nuovo termine in voga ad Appiano Gentile, coniato ovviamente da Claudio Ranieri. L’Inter ha bisogno di una serie importante di vittorie, non per riaprire il discorso scudetto (come hanno detto bene Sneijder e...

Daniele Mari

Filotto. E' questo il nuovo termine in voga ad Appiano Gentile, coniato ovviamente da Claudio Ranieri. L'Inter ha bisogno di una serie importante di vittorie, non per riaprire il discorso scudetto (come hanno detto bene Sneijder e Stankovic sarebbe "poco serio" parlare di titolo ora) ma per avvicinarsi a quel terzo posto, vero diktat presidenziale.

Per questo è assolutamente fondamentale chiudere il discorso qualificazione martedì a Trebisonda. L'Inter si qualifica matematicamente come prima se vince in Turchia, ma si qualifica anche con un pareggio e passa come prima se, pareggiando, pareggiano anche Cska e Lille.Se l'Inter dovesse perdere in Turchia potrebbe comunque passare il turno se il Lille batte il Cska a Mosca.

Tante combinazioni, quindi. Una sola certezza: l'Inter deve ripartire dai suoi baby, volente o nolente.

I ko di Forlan e Sneijder privano i nerazzurri dei due giocatori di maggiore classe in attacco e per questo Claudio Ranieri dovrà fare affidamento su Philippe Coutinho e Ricky Alvarez, che dovranno mostrare carattere e personalità. I due talentini nerazzurri hanno già fatto vedere di trovarsi meglio potendo partire larghi, per poi accentrarsi sfruttando il loro tiro. Contro il Cagliari l'hanno potuto fare perché a centrocampo erano coperti da Cambiasso-Stankovic e Thiago Motta.

Ma i tre senatori non possono reggere il peso delle tante partite ravvicinate e hanno bisogno di tirare il fiato di tanto in tanto. Per questo non sono solo Coutinho e Alvarez i "baby" che devono caricarsi l'Inter sulle spalle. Altri due che avranno un ruolo fondamentale sono Andrea Poli e Joel Obi. L'ex sampdoriano e il nigeriano devono, da subito, dare garanzie come sostituti in mezzo al campo. Se Ranieri dovesse veramente virare verso il 4-2-3-1 è probabile che uno dei tre mediani (Stankovic o Cambiasso) possa essere avanzato a fare "lo Sneijder" (con Alvarez, Coutinho e Zarate la squadra sarebbe troppo sbilanciata) e per questo, accanto ad un Motta che va comunque sempre centellinato, ecco che si aprono spazi e minuti importanti per gli altri due "baby" nerazzurri, che sono chiamati a rispondere presente.

Anche perché l'altro "baby" in dotazione a Ranieri, capitan Zanetti (impossibile credere che abbia 38 anni, suvvia), si sta rivelando il miglior terzino sinistro in rosa e sarebbe quasi un peccato spostarlo da quella fascia che sta dominando come meglio non potrebbe.

Senza contare che finalmente il tecnico romano sembra essersi accorto di Marco Davide Faraoni, che ha esordito in serie A solo ieri ma che, ne siamo certi, si ritaglierà presto uno spazio importante, potendo giostrare indifferentemente a destra o a sinistra.

"I senatori cantano e portano la croce", ha detto Ranieri venerdì in conferenza stampa. Vero, ma sarà la "baby-Inter" a doversi prendere la responsabilità di togliersi dalle secche di una classifica "non degna dell'Inter" (per usare le parole di Jonathan) e di scolpire ancora una volta il nome della società nerazzurra nel tabellone degli ottavi di Champions.