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Inter, Spalletti: “Icardi? Abituato a stare avanti, errore mio sui mediani. Chi fa questo mestiere…”

Il commento del tecnico nerazzurro nel post partita di Inter-Cagliari

Giovanni Montopoli

Intervistato nel post partita di Inter-Cagliari il tecnico nerazzurro, Luciano Spalletti. Questo il suo commento alla partita rilasciato ai microfoni della Rai: "Abbiamo fatto vedere di essere una squadra tosta, non abbiamo mai preso sottogamba le offensive del Cagliari, lavorando molto bene e direzionando la gara anche se qualche volta la palla non è girata alla giusta velocità. Abbiamo sbagliato qualche gol troppo facile dove in alcuni momenti rimaniamo troppo molli e non ci stimoliamo con alcuni passaggi dove la palla arriva troppo lenta. Icardi? Io sono soddisfattissimo, ho detto che lui stesso non è contento di aver fatto un solo gol, ha lavorato benissimo lavorando con la squadra, si è ritagliato alcuni spazi per trovare altri gol e per la tigna che ha addosso lui stesso non sarà contento di aver fatto un solo gol. Per quanto riguarda il tempo che abbiamo perso è una cosa un po' fisiologica di tutte le squadre e probabilmente ci ho messo anche del mio visto che la squadra è sempre stata determinata. Forse, come ho già detto, ci ho messo tempo io a trovare la coppia di mediani attuali. Icardi e la nazionale? Mauro ha tutte le peculiarità caratteriali, vuole fare gol, vuole vincere, quando viene preso di mira in alcuni stadi lui trova sempre lo stimolo, è uno di quelli abituati a stare davanti, non solo di ruolo. Il prossimo anno? Io devo badare al mio lavoro, la cosa che non va mai fatta è andare a recriminare durante il percorso, credere che gli altri giocatori siano meglio dei tuoi, io dovevo pensare a far meglio perché ci ho messo troppo tempo a trovare una soluzione. Roma, Lazio, Napoli sono squadre forti e questi periodi altalenanti li attraversano un po' tutti. Cosa si deve correggere all'Inter? Noi abbiamo iniziato facendo dei ragionamenti che per cose arrivate a mettere determinati limiti siamo dovuti andare a correggere il pensiero fatto, bisogna esser bravi a sterzare. Chi fa questo lavoro deve essere convito e consapevole che le soluzioni sono in casa. In Champions tiferò Roma? Si, lo farò perché se lo merita il pubblico della Roma e i giocatori, se lo merita il pubblico, li ho allenati e meritano queste partite. IO sono contento se gli altri vincono, non faccio il tifo contro, ho 60anni..."

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