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Inter, via la fascia a Icardi: lui sbatte la porta e se ne va. La scintilla che ha fatto…

La cronaca della giornata di ieri raccontata dalla Gazzetta dello Sport

Gianni Pampinella

È arrivato un vero e proprio tsunami in casa Inter: fascia di capitano tolta a Icardi e affidata a Samir Handanovic. Un terremoto che ha scosso tutto l'ambiente nerazzurro. La Gazzetta dello Sport riporta la cronaca di una giornata che difficilmente i tifosi dimenticheranno. "All’uragano Wanda Nara andava pur messo un freno, a costo di scatenare un terremoto. Terremoto mediatico, beffarda la vita: l’annuncio arriva con un tweet dell’Inter, via social, indirizzato al mondo nerazzurro e a colei – Wanda – che dei social riempie il suo carrello d’acquisto quotidiano".

LA CRONACA - L’ufficialità arriva circa 15 minuti dopo la comunicazione dei dirigenti riuniti ad Appiano, ovvero l’a.d. Beppe Marotta, il d.s. Piero Ausilio e il cfoo Giovanni Gardini, e dell’allenatore Luciano Spalletti allo stesso Icardi, al termine della rifinitura prima della partenza per Vienna. L’attaccante ha ascoltato, ha esposto le sue ragioni e poi ha maturato la decisione di non partire per Vienna. Icardi era infatti stato inserito regolarmente nella lista dei convocati per il match di Europa League. Così alle 14 Maurito ha lasciato il centro sportivo inveendo e sbattendo la porta della sua auto, a metà di una giornata che mai avrebbe pensato di vivere. Ma non si può certo dire che la decisione – per quanto clamorosa – sia stato un fulmine a ciel sereno. Da due mesi i rapporti tra la dirigenza dell’Inter, il centravanti e la moglie-agente Wanda erano diventati tesi, al netto del tampone mediatico messo con l’incontro «conoscitivo» in tema di rinnovo di fine gennaio. La figura di Wanda è centrale, nella decisione dell’Inter. La scintilla che ha fatto scoppiare l’incendio va cercata nelle ultime parole di Wanda: «Vorrei che Mauro fosse più tutelato, dall’Inter escono cattiverie su di lui. I gol? È stato poco servito dalla squadra. Al rinnovo preferirei l’acquisto da parte dell’Inter di uno in grado di servire a Mauro cinque palloni buoni a partita». Parole che hanno allargato ancor di più la frattura già esistente tra l’argentino e il resto della squadra", si legge sulla Rosea.

(Gazzetta dello Sport)

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