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Inzaghi: “Futuro Inter? Vedrò Zhang, bisogna fare le cose fatte bene. Addii? Auspicio…”

Inzaghi: “Futuro Inter? Vedrò Zhang, bisogna fare le cose fatte bene. Addii? Auspicio…” - immagine 1

Le parole dell'allenatore nerazzurro dopo la vittoria contro la Samp nell'ultima giornata di campionato

Eva A. Provenzano

Amaro in bocca perché è stato lì fino all'ultima giornata. Il tre a zero rifilato alla Samp è stato inutile, l'Interha perso lo scudetto e lo deve lasciare al Milan. E così alla fine della partita di San Siro il commento di Inzaghi non può che essere di dispiacere, misto ad orgoglio per una stagione comunque positiva. Due titoli e un terzo vicino che però è sfuggito prima dell'ultima giornata dalle mani dei nerazzurri. Queste le parole del tecnico nerazzurro su DAZN: «Prevale l'orgoglio per l'applauso finale dello stadio, per l'arrivo a San Siro. Vanno fatti i complimenti a questo gruppo che ha fatto una grande stagione, poteva farne una straordinaria se avesse vinto lo scudetto. Ma i complimenti vanno fatti anche al Milan perché hanno fatto 86 punti, ma noi ne abbiamo fatto 84, quei sei sette punti di distacco nelle prime otto giornate sono probabilmente quelli che hanno fatto la differenza alla fine. Ma come ho detto, l'applauso finale dello stadio, devo essere sincero mi rende orgoglioso del gruppo. Abbiamo fatto grandi cose ma anche il Milan ha fatto una grande stagione. Il Milan ha avuto due punti in più, sono stati più continui. Nel mese di febbraio noi abbiamo avuto un doppio confronto con il Liverpool che ha influito. Mi viene da fare un plauso ai miei ragazzi, analizzeremo cosa abbiamo sbagliato e quello che ci ha impedito di rendere questa stagione straordinaria». 

Inzaghi Perisic Inter Samp

Getty Images

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-Però si può ripartire da qui più forti di prima...

Quello è normale. Siamo l'Inter, siamo una grandissima squadra, ci dispiace essere secondi, ti resta l'amaro in bocca, nelle ultime dieci ne abbiamo vinte nove, abbiamo fatto un grande percorso. Dovremo compensare quei punti di distanza tra noi e il Milan. 

-La vostra stagione ha solo la ciliegina mancante, l'applauso della vostra gente nonostante il finale è il massimo per un allenatore...

Abbiamo fatto un percorso bellissimo, lungo e impegnativo. Se mi volto indietro vedo due trofei vinti, vedo che in CL abbiamo perso due partite contro le finaliste. Non avrei immaginato tutto questo. Essere arrivati secondi non piace a nessuno. Questa atmosfera, questi trofeo vinti, saranno difficili da scordare. 

-Zhang? 

Ci incontreremo nei prossimi giorni, a mente fredda, ci incontreremo per parlare del futuro di questa squadra perché bisogna fare le cose fatte bene. Abbiamo seguito e tifosi che meritano altre gioie dopo questi anni. 

-Come giudica l'annata di Pioli? 

Gli vanno fatto i complimenti. Un bellissimo duello, ci siamo affrontati quattro volte, capita raramente, abbiamo vinto noi e loro, abbiamo giocato lo scudetto fino alla fine. Sono stati bravi. Un grandissimo percorso. 

-L'8 luglio lo ha citato spesso, qual è stato il lavoro più difficile da quando è arrivato all'Inter? 

Penso che la più grossa soddisfazione è stato che alla fine del girone d'andata l'Inter avrebbe vinto lo scudetto. A luglio si diceva che forse sarebbe arrivata quarta. Da luglio, in pochi mesi, le opinioni erano cambiate grazie al lavoro di staff, squadra e società. I ragazzi dall'inizio mi hanno dato quello che potevano.

-84 gol fatti e mentalità cambiata. Impressione che l'Inter potesse sempre segnare tanto...

Siamo una squadra che si riconosce, che ha giocate buone, abbiamo sempre creato anche in partite senza risultato pieno abbiamo creato tanto e mi riconosco in questo gioco. Le mie squadre hanno sempre espresso questo gioco. Sono soddisfatto, nei prossimi giorni analizzeremo e capiremo, cercheremo nuove soluzioni.

-Teme qualche altro addio?

Non lo so, dovrò vedere la società. Normale che chi se ne è andato un anno fa, Eriksen, Lukaku ed Hakimi, ci siamo passati, siamo stati competitivi. L'auspicio è che possiamo ripartire nel nuovo campionato e nelle nuove sfide europee con organico sempre più competitivo.

(Fonte: DAZN)

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