É stato il fiore all’occhiello della campagna estiva di rafforzamento della squadra nerazzurra, la freccia in più nell’arco di Roberto Mancini alla ricerca del giocatore che potesse spostare gli equilibri. Piero Ausilio lo stimava già da tempo e l’occasione rende l’uomo ladro: a Manchester, sponda City, iniziava a circolare una strana voce: Stevan Jovetic può partire a prezzo di saldo, così la società di corso Vittorio Emanuele non perde un solo secondo e lo porta a Milano, dove sarebbe dovuto o potuto essere già da molto tempo.
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Jovetic è l’unico intoccabile. A Palacio l’onore delle armi, ma a gennaio…
É stato il fiore all’occhiello della campagna estiva di rafforzamento della squadra nerazzurra, la freccia in più nell’arco di Roberto Mancini alla ricerca del giocatore che potesse spostare gli equilibri. Piero Ausilio lo stimava già da...
In men che non si dica, il giocatore montenegrino si è immediatamente affermato nel gruppo come leader naturale. Una figura che la squadra nerazzurra lo scorso anno ha cercato in lungo e in largo, senza però mai trovarla. Neanche nel mercato di riparazione. Il numero dieci ha preso per mano i compagni già nella prima gara di campionato, quando per i nerazzurri le cose iniziavano a mettersi male contro la tignosa Atalanta di mister Colantuono. Al 94’ del secondo tempo, con gli spettatori già rassegnati al primo pareggio stagionale, Stevan tira fuori il coniglio da cilindro con una di quelle perle di rara bellezza che aveva spesso mostrato nel corso della sua permanenza in viola
AVVIO PREPOTENTE - Una rete da tre punti e in classifica, ma svariati nel morale. Tant’è che da quel momento in avanti, l’Inter colleziona un filotto di cinque vittorie consecutive. Nelle prime due giornate i gol del dieci nerazzurro sono già tre. Una chiara risposta a chi nutriva forti dubbi sulla sua utilità. Di mezzo anche qualche gara con la propria Nazionale, dove Jovetic continua ad essere decisivo. Un avvio a razzo quello del giocatore classe 1989, che in meno di due mesi ritrova titolarità (mai avuta al City) e continuità nelle prestazioni.
L'INTOCCABILE - Ma di mezzo c’è ancora una volta la mala sorte, anche se si spera (Volpi da sicurezze in merito) che questa volta i tempi di recupero relativi all’infortunio del calciatore siano abbastanza brevi. Elongazione al bicipite femorale della coscia sinistra, questo l’esito degli esami strumentali, che escludono quasi con certezza la presenza dell’ex Fiorentina e City contro la Sampdoria. Una tegola che ha fatto sentire tutta la propria mancanza già in occasione del tracollo casalingo dell’Inter contro la Fiorentina. A Palacio va sicuramente l’onore delle armi, che in questi anni si è guadagnato battendosi per la causa nerazzurra, ma le energie del “trenza” non sono quelle di un tempo e a risentirne è sia l’ingegno che la brillantezza nel gioco offensivo. Jovetic è il vero intoccabile della squadra di Roberto Mancini, l’unico fondamentale per lo sviluppo di una manovra ancora molto prevedibile, per questo motivo i suoi muscoli vanno tenuti in una teca di cristallo, gestiti con parsimonia e oculatezza.
TURNOVER FONDAMENTALE- Perché i suoi trascorsi parlano chiaro: l’integrità fisica non è mai stata la sua arma migliore, al contrario, gesti tecnici e spunti da fuoriclasse lo hanno sempre contraddistinto come uno dei massimi esponenti della qualità in Europa. Ecco perché diventa ancora più importante dosare bene le energie nell’arco della stagione, (compito reso meno arduo dall’assenza di impegni europei). e soprattutto perché a gennaio potrebbe essere indispensabile agire sul mercato in cerca di una punta che possa far rifiatare il montenegrino.
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