L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza i numeri della squadra nerazzurra e spiega come gli uomini di Mancini, battendo la Lazio, potrebbero raggiungere un record che fu di Mourinho. Non è tutto, proprio i biancocelesti sembrano essere la vittima preferita di due due uomini molto importante nell'economia della società di corso Vittorio Emanuele
copertina
L’Inter ha due killer pronti per la Lazio. Mancini a caccia del Record…
L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza i numeri della squadra nerazzurra e spiega come gli uomini di Mancini, battendo la Lazio, potrebbero raggiungere un record che fu di Mourinho. Non è tutto, proprio i biancocelesti...
DUE ASSI NELLA MANICA - "anche il Mancio - che con la Lazio s’è vestito da giocatore («La squadra più forte in cui ho giocato») e tecnico vincendo 7 trofei - da interista pare aver abituato bene i tifosi nerazzurri: non ha mai perso in A contro la Lazio. Finora, 5 vittorie e 5 pareggi. Altri numeri importanti. Come quelli che coinvolgono due giocatori che contro la Lazio trovano giornate da applausi: Adem Ljajic - che se dovesse giocare raggiungerebbe le 150 presenze in A - ha vissuto (da viola e da romanista) 9 gare contro la Lazio e gli ha fatto 4 gol; Palacio - che se scenderà in campo farà 200 in A- ai biancocelesti ha già infilato 7 reti".
COME ACCADUTO CON MOURINHO - "In tutto questo non sono da sottovalutare altre due tendenze, con opposti sensi di marcia: da una parte c’è la Lazio in ripresa dopo il successo in Coppa Italia e dall’altra c’è che l’Inter di oggi può appaiarsi a quella di Mourinho: dopo aver fatto più punti in trasferta rispetto all’anno santo del Triplete (17 a 16), adesso la Banda Mancini potrebbe toccare la stessa quota di punti totali prima di Natale. Con una vittoria la classifica direbbe 39, e per di più con l’ultimo gradino scalato contro la Lazio in casa, come in quel 2009-2010".
PARALLELISMI - Dei paralleli virtuali con quell’annata se ne è già parlato, ma rispetto al primo Mancini interista come se la sta passando quello attuale? Innanzitutto c’è un dato curioso: a parte i primi due anni (2004-05, 2005-06: in entrambi i casi con la Juve capolista), ecco che nei tornei successivi i distacchi (da prima in classifica) a una giornata dal Natale si attestavano a +7 (sulla Roma, stagioni 2006-07, 2007-08), praticamente il margine che potrebbe avere anche a questo giro quando la diciassettesima giornata sarà già stata giocata. Sempre Lazio e concorrenza permettendo ovviamente, perché dall’altra parte ci saranno Fiorentina-Chievo, Roma-Genoa, Atalanta-Napoli, Carpi-Juventus".
NUMERI PIU' E NUMERI MENO - "Rispetto a quei primi anni interisti, Mancio ha numeri «più» e numeri «meno». Esempio: oggi ha meno punti in classifica rispetto alle stagioni 2006-07 (42) e 2007-08 (40), ma subisce meno tiri rispetto a sempre (199 oggi, 227 come massimo in passato). L’Inter odierna ha fatto meno tiri totali in assoluto e meno tiri nello specchio ma come nessuna nel (suo) passato ha vissuto 11 partite con la porta inviolata (furono 10 nel 2005-06). I numeri sono come vetrine, danno il senso del contenuto: e allora, ecco che i gol subiti sono uno solo in più del 2007-08 (9 oggi, 8 ieri, addirittura 24 nel 2004-05) e il numero di gol fatti si abbatte, 22 quest’anno contro oltre 30 nelle altre esperienze interiste. Insomma: il doppio senso dell’ultima sfida nerazzurra è nei numeri, sul mercato, nel voler chiudere l’anno da forza che sa essere padrona".
© RIPRODUZIONE RISERVATA