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Spalletti: “Icardi? Decisione a favore dell’Inter: con la Samp non c’è. Lautaro più disinvolto fuori area”

L'allenatore nerazzurro incontra i giornalisti prima della gara contro i blucerchiati e tiene ancora banco il caso Icardi

Eva A. Provenzano

Sono giorni di caos in casa Inter. L'ultima vittoria, quella in Europa League contro il Rapid Vienna, che è arrivata dopo la vittoria in campionato al Tardini, ha riportato un po' di serenità in squadra almeno dal punto di vista dei risultati. Ma il caso Icardi continua a tenere banco: dopo la decisione di togliergli la fascia il giocatore si è rifiutato di partire per Vienna e in questi giorni non si è allenato per un problema al ginocchio ufficializzato dall'Inter sui suoi profili social e da lui sulle storie di Instagram nelle quali ha parlato di terapie. Luciano Spalletti parlerà anche di questo nella conferenza stampa che precede la gara con la Sampdoria. Vi riportiamo in diretta le parole dell'allenatore nerazzurro e il suo confronto con i giornalisti.

Ore 14.17, mister Spalletti non è ancora arrivato. E' atteso anche ai microfoni di Inter Tv per rispondere alle domande dei tifosi.

Ore 14:19, PRIMA DELLA CONFERENZA - Mister Spalletti ha risposto innanzitutto alle domande che gli sono state poste tramite Inter TV dai tifosi: «Si, le due vittorie sono servite a parlare di campo. Abbiamo da rendere conto ai nostri tifosi di quello che facciamo in campo, anche se ci devono essere finestre aperte il resto non deve creare una visuale parziale sulla strada da percorrere e il nostro focalizzare l'obiettivo. E' un momento in cui conta più l'aspetto mentale? Si molto perché i trascorsi dicono che quando ci sono troppe cose che si vengono a mettere sopra la testa dei calciatori e della squadra, le reazioni sono inferiori rispetto a quello che potrebbero essere. Noi dobbiamo non far pervenire quello che si vuol dire dell'Inter all'interno dello spogliatoio, per noi deve esserci sguardo fisso alle partite.

La Samp è un cliente scomodissimo perché ha un tecnico capace di far giocare bene la squadra e sa inculcare quali devono essere i compiti individuali e il modo di stare nella squadra. La gara col Frosinone è stata una casualità, la classica partita dove non te ne va bene una e viene fuori un risultato clamoroso. Giampaolo sa come si fa e la Samp si gioca l'ingresso in Europa.

Keita? Purtroppo ci sono dei rallentamenti nel senso che si pensava riuscisse a colmare il decorso di guarigione ma dobbiamo ancora aspettare qualche giorno mentre gli altri sono a disposizione, ci sarà qualche allenamento nuovo. Ci sono tante cose che vengono messe sopra dopo il viaggio in EL, per le limitazioni in Uefa e le squalifiche ci saranno diversi elementi nuovi».

LA CONFERENZA STAMPA - La prima domanda: "Ieri ha visto Icardi, mister e cosa le ha detto?"

Purtroppo mi devo ripetere se si va di nuovo su Icardi. Per noi è stata una scelta dolorosa e difficile da prendere però poi per il ruolo che hai quando professionalmente ti chiami in un modo in un contesto, la cosa fondamentale ed essere giusto. La questione di correttezza per quello che riguarda l'Inter e il gruppo. Abbiamo una finestra aperta verso gli sportivi ma negli spogliatoi abbiamo i portoni aperti, le cose ce le diciamo in faccia apertamente. Si può dire che è stata presa una decisione che non è contro Icardi, abbiamo dovuto prenderla a favore dell'Inter. Questo è il dialogo di ieri, ecco. Poi non si possano dire tutti i dettagli e i particolari altrimenti diventa difficile. E' un provvedimento verso la correttezza e di conseguenza, noi abbiamo da rendere conto all'Inter, ai tifosi, delle nostre scelte, sono tutte fatte sempre verso il movimento che ci permette di essere in questo meccanismo. Quindi ripeto che è la correttezza verso la squadra che va messo davanti a tutto. L'attaccante è vero che poi deve pensare a fare gol e può agire individualmente ma c'è una questione che riguarda la difesa: il difensore se agisce da solo è in difficoltà, diventa che tutti in difesa hanno lo stesso compito, tutti si ostinano a chiedere anche il supporto del compagno, se fai le cose individualmente non vai lontano. Anche in avanti si deve fare reparto. Un gol fatto da un attaccante non va al reparto, se un difensore difende lo fa per tutta la retroguardia. Abbiamo un salvadanaio comune in cui mettiamo dentro quello che è il risultato individuale, poi ci si divide tutto fra tutti. A questo punto non potevamo fare più niente e questa decisione ci ha creato disagio. Icardi è un giocatore forte e vogliamo usare tutte le caratteristiche dei giocatori forti dell'Inter. 

-E' convocabile per Inter-Samp? 

Icardi ha un problema come ha scritto la società, si sta facendo curare dallo staff medico. E poi anche per Keita dobbiamo aspettare qualche giorno in più, servono allenamenti in più quindi non ci sarà. 

-Cosa si può fare per recuperare rispetto a quanto successo con Icardi? Si è anche sentito di un sasso sulla macchina della moglie...

C'è una cosa più importante e sono i risultati della squadra. Siete più bravi di me nella comunicazione ma la squadra si aspetta che si metta davanti il lavoro che devono fare loro, è fondamentale quello che la squadra fa sul campo. Icardi non ci sarà e noi dobbiamo esibire la nostra professionalità e non si deve risparmiare neanche un cm, siamo disposti a passare sopra tutto e tutti per il bene dell'Inter e si va a parlare di quello. Se lei mi cita l'episodio del sasso di stamattina spero che venga preso quello che ha fatto questa cosa e va denunciato. Questo non va bene ma a noi viene richiesto di avere una forza ben chiara e visibile per il risultato della partita e la maglia che indossiamo. Sguardo fisso verso questa direzione. Icardi non c'è domani, ci sono gli altri e a me domani sera interessano gli altri.

-L'infortunio di Icardi ha una scadenza? 

La interrompo perché forse sono stato poco chiaro. Le cose che riguardano le condizioni del giocatore e quelle degli altri giocatori verranno esplicitate nel bollettino medico. Siete sulla strada giusta nell'individuare le cose giuste per cui complimenti, se si racconta la verità diventa importante per mandare segnali di correttezza e giustezza verso la gente che ci guarda e ci ascolta. Perché poi la competenza vera e la verità fanno la differenza professionalmente, ora si parla della gara. 

-Senza Icardi cosa cambia a livello tecnico-tattico, cosa fa un allenatore nell'impostazione della squadra? 

Avevo risposto a questo quando mi chiedevano di far giocare insieme Lautaro e Icardi che sono giocatori simili nel modo di fare. Bisognerà vedere se Lautaro avrà la cattiveria agonistica che Mauro ha fatto vedere in precedenza. Ma è sotto l'occhio di tutti che è uno che ha un carattere forte e una personalità ben definita e si vede da come si è messo sotto al braccio la palla per battere il rigore anche se l'aveva sbagliato. Non va bene lo stesso (ride.ndr), il rigore lo batte il migliore, ma lui era convinto e va un po' assecondato quando è così infatti ha battuto e ha segnato. E' un giocatore forte e fuori dall'area è più disinvolto di Mauro, nella palla buttata addosso, poi c'è da vedere se ha la forza di Mauro in area di rigore anche se ci sono numeri importanti. Questo non vuol dire che si può fare a meno di Icardi, lui è una forza per noi e dobbiamo far convergere tutta la forza nel bene della squadra e non per il bene individuale, si ragiona come gruppo, gli obiettivi sono di gruppo e dentro ci sono le cose individuali ma anche le cose dei vari reparti. In difesa parlate della difesa in generale non si dice di Miranda o Ranocchia, a proposito bravo Ranocchia, gran professionista e auguri. I bonus si danno a fare gol ma anche a fare assist. Altrimenti non si passa davanti ai compagni. 

-Cosa può fare per rientrare in gruppo Icardi?

Ci sono dei passaggi che sanno tutti, li potete dire anche voi. Lui prima di tutto deve essere nel bene della squadra e la squadra quando fa un regolamento lo fa da sola e si devono portare rispetto. E' abbastanza semplice rispetto a quello che è venuto fuori capire cosa deve fare. Ma ora si deve parlare della partita, di un cliente scomodo come Giampaolo che ha un modo di fare stare bene la squadra in campo, hanno qualità e anche se si parla più del mercato in uscita che in entrata l'allenatore sa fare davvero bene, vendono ad esempio giocatori come il nostro Skriniar. Hanno fatto ottimo lavoro anche quest'anno.

-Sabatini?

Io lo sento sempre, ma ci mandiamo dei messaggi perché lui scambia il giorno per la notte (sorride.ndr). Come avevo detto di Marotta anche se dite che sono contro di lui, come dite e fate sembrare, e ho avuto con lui un grande rapporto. Conte non lo ha incontrato nella sede dell'Inter, ma non vi è interessato, non è più un modo corretto di fare. Con Sabatini ci sentiamo e ho assolutamente rispetto di lui e dei direttori che ho avuto, li sento tutti anche ora.

-Dal punto di vista mentale, questa settimana così turbolenta ha fatto togliere alla squadra una reazione? 

Sì perché abbiamo fatto una gara bellissima sotto l'aspetto del metterci le qualità. Come si alludeva prima, se c'è una tensione così forte dentro la testa dei calciatori o dentro agli avvenimenti accaduti intorno alla squadra non è facile, soprattutto a questo livello e in questo momento in cui non siamo ancora solidi, non possiamo mettere il pilota automatico e dobbiamo guidarla noi la macchina. E' per questo che la squadra, facendo una prestazione come quella di Parma dà segnali di aver fatto passi in avanti caratterialmente e non solo. 

-Oltre a Lautaro e Keita, quali soluzioni per l'attacco? 

Ci sono altre soluzioni nel senso che quelle che abbiamo a disposizione erano già analizzate. Politano, per esempio, nel Sassuolo ha giocato da punta con Berardi, due punte di movimento che aprono verso la bandierina e spaziano in spazi ampi. Però è uno che la palla sui piedi nello stretto la sa gestire, si muove, viene a prendere palla. Secondo me ci sono anche altri che lo possono fare, come Perisic per fisicità e lo può fare attaccando la profondità. Confidiamo sempre nella ragione, ecco. Quella di tutte le cose che si hanno a disposizione di poterle usare. Possiamo gestire molte risorse e le vogliamo tutte a disposizione. Keita è differente dagli altri due attaccanti, è un giocatore che in molte squadre europee fanno giocare davanti, tipo come ha fatto il Chelsea prendendo Sarri, sono caratteristiche di manovra e Keita ci è in queste qualità. Lautaro poi bisogna stia attento a togliersi la maglia perché prende le ammonizioni per quello. Deve fare attenzione.

-Quando parla di passaggi logici, si aspetta di Vedere Icardi a San Siro?

Non mi aspetto nulla, quello che dovevo dire l'ho detto a lui e mi baso su dei capisaldi a cui attenermi. Io devo essere giusto negli spogliatoi. Una volta poi si può passare sopra delle cose e ci sono dei momenti in cui non puoi farlo per il bene dell'Inter. E' da un po' che sono qui e molte cose ce le siamo dette, a fine riunione chiedo sempre se qualcuno vuole dire qualcosa, si può andare sulla mia analisi sulla partita o su altri argomenti.

-DOMANDA FCINTER1908: La reazione a livello umano dopo la decisione di togliere la fascia all'ex capitano?

Non è così diverso. Handanovic lo aveva già fatto il capitano. Ranocchia è il vero capitano dello spogliatoio perché è quello che ha parlato più spesso, si è messo di traverso per difendere l'Inter, quello che li azzecca tutti i messaggi sui social. Qualcuno ogni tanto rischia di buttarla di fuori, però per il resto negli spogliatoi si consuma questo fatto di essere il leader. Quando esce un problema si esce fuori e difende la squadra quando le si imputa qualcosa. Questi leader ci sono dentro la squadra, come Mauro e Handanovic, e Ranocchia e ce ne sono anche altri. Borja, per esempio, che sa come si sta in un gruppo e dice sempre le cose corrette.

-Hanno paragonato questo caso a quello di Totti...

Non sono io che ho preso questa decisione, ma è l'Inter. Quella era la Roma. Non c'è analogia. O se mi voleva imputare qualcosa. Lei ha un po' di paura e evita le cose... 

-Dove pensa di poter arrivare potenzialmente Lautaro, dato che ha allenato tanti grandi attaccanti?

E' un mio giocatore, come modo di vederlo, è uno di quelli che si butterebbe nel fuoco, visto che colpi ha preso nell'ultima gara, i colpi al difensore dopo i colpi che aveva preso lui? E' un mio giocatore per modo di fare, per impeto, per come ti guarda, per modo di fare, è un calciatore che mi piace.

(Fonte: FCINTER1908.IT, dalla Pinetina Sabine Bertagna)