L'ex tecnico nerazzurro Roberto Mancini, in un'intervista rilasciata a La Repubblica è tornato con la mente alla sua avventura all'Inter, nello specifico alla stagione '06/'07 quando con 97 punti raggiunse il record ancora mai eguagliato da altri club di A. Quest'anno può ancora riuscirci la Juventus: «A 100 punti la Juventus può arrivare, eccome. Sette anni fa noi quasi c'eravamo, ci pensavamo. Ma ci rilassammo un po' e ci fermammo, per così dire, a 97. Eravamo proprio come la Juventus di quest'anno: troppo più forti degli altri. C'erano Vieira e Ibrahimovic, Julio Cesar e Maicon che avevo scovato e imposto io, Crespo, Figo, Stankovic... Una squadra superiore. La migliore che io abbia mai allenato insieme al Manchester City. Tengo molto al primato delle 17 vittorie consecutive: praticamente un girone intero vincendo sempre».
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Mancini: “Imposi J.Cesar e Maicon, la mia Inter era troppo forte. Mou? So che si è offeso ma…”
L’ex tecnico nerazzurro Roberto Mancini, in un’intervista rilasciata a La Repubblica è tornato con la mente alla sua avventura all’Inter, nello specifico alla stagione ’06/’07 quando con 97 punti raggiunse il...
Però si disse che il livello era scarso.«Ma guardate che vincere è sempre difficile. E comunque quel campionato non fu affatto scarso. A parte che c'erano ancora tantissimi campioni in tutte le squadre, ma ricordo che il Milan, pur arrivando quarto e molti punti dietro di noi, a maggio vinse la Champions League. Altro che livello basso».
Lei poi ha detto che quell'Inter è stata la base per i successi di Mourinho e lo Special s'è arrabbiato... «Mah io avevo detto cose normalissime a una tv inglese, qualcuno ci ha montato su una polemica e lui mi ha risposto. E si è offeso davvero, ho saputo. A Istanbul ci siamo visti e ci siamo detti solo 'ciao', non siamo certo amici, né in confidenza. Lui tra l'altro non credo voglia avere molti amici, o forse è solo un suo modo di apparire, boh. Di sicuro speriamo di fare il colpaccio a Londra: non è per niente facile, ma sarebbe bellissimo».
La Juve ce la può fare a eguagliarvi e a battervi, arrivando a 100 punti? «Sì però non devono rilassarsi troppo, perché bastano tre pareggi e a 100 non arrivano. Possono anche perderne un'altra, ma a patto di vincerne almeno 9 più un pari. Insomma, è dura ma ce la possono fare, ne hanno le qualità. Bisogna vedere quante energie sottrarrà l'Europa League».
A colui il quale, unico allenatore in Europa insieme ad Ancelotti, ha ottenuto 4 punti su 6 in due confronti con la Juve quest'anno, chiediamo: perché in Italia sono imbattibili o quasi?«Perché la Juve in questi anni ha costruito la squadra più forte ed è tornata quella di un tempo. Ha i giocatori migliori, d'accordo: Vidal, Tevez, Pirlo e Pogba sono i più bravi della serie A. Ma i giocatori bravi non bastano per vincere, ci vuole anche l'atteggiamento giusto. E quello scaturisce dall'allenatore. Conte in questo è stato molto bravo. Un tecnico può piacere più o meno di un altro, ma i meriti di Conte sono indiscutibili».
Ma è vero che la serie A è diventata così scarsa?«Rimane un campionato difficile ma purtroppo i giocatori migliori non ci sono più: se ne sono andati al ritmo di tre o quattro all'anno e dai migliori club, logico che il livello si abbassi. Ma la tattica in Italia è importante e riequilibra le differenze. La serie A rimane un campionato tosto, una palestra per tutti».
Peccato che voi grandi allenatori italiani siate tutti altrove, e non sembra che possiate tornare: guadagnate troppo.«Beh normale, no? Siamo come i grandi giocatori, ah ah. Ma no dai, un giorno torneremo. Spero che entro un paio d'anni le cose migliorino e che l'Italia cresca, che la gente sia più felice e che guadagni di più, così anche il calcio ne trarrà beneficio. L'Italia rimane il paese in cui si vive meglio in assoluto, creda a me che sto all'estero da parecchio».
Quindi anche lei spera in Renzi, lo ammetta... «Certo. Speriamo che faccia le cose per bene. Prima o poi arriverà in Italia uno che fa le cose per bene, no?».
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