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Moratti: “Mi fido di Strama. Mercato? Valorizziamo chi c’è. E Mourinho…”

In occasione della visita al palazzo dell’Onu, il presidente dell’Inter,Massimo Moratti ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco in sintesi le sue parole: “Siamo molto orgogliosi di essere qui per due...

Riccardo Fusato

In occasione della visita al palazzo dell'Onu, il presidente dell'Inter,Massimo Moratti ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco in sintesi le sue parole: "Siamo molto orgogliosi di essere qui per due motivi: per l'organismo che ci ha invitato e per il tipo di riconoscimento e questo ci dà grande gioia. Quando 15 anni fa abbiamo cominciato con Inter Campus non avrei mai pensato a questo successo. E' una cosa bella e serve anche per uscire dalle tensioni che il calcio ti sottopone. La cosa poi mi fa doppiamente felice perchè la Presidentessa di Inter Campus è mia figlia Carlotta e si è riscoperta un grande manager. Ha dimostrato di saperci fare e lei non ha questo onore perchè è mia figlia ma perchè è brava davvero."

E' inevitabile poi che il presidente nerazzurro parli anche della sua Inter: "Comunque l'Inter è una cosa e questa è un'altra; Inter Campus lavora per dare felicità ai bambini mentre la squadra gioca per fare bene il suo mestiere. A volte ci riesce di più altra volte di meno, come a Parma. Non sono preoccupato è un momento particolare ma passerà. Io ho fiducia sia nel mio allenatore che nei giocatori. Stramaccioni non mi è sembrato preoccupato ma c'è anche da dire che lui vive spesso in tensione e la sua preoccupazione è fare bene. Mi fido di lui sa lavorare bene e ha un buonissimo rapporto con i giocatori. Pensi che sta già pensando a come risolvere i problemi e ad uscire da questa situazione. Vuole uscire da questo periodo negativo è lui il primo a rendersi conto che nulla è scontato. "

Il presidente poi entra nel merito del periodo un pò negativo della squadra: "Ripeto, è un periodo un pò cosi. La squadra è un pò stanca, ha avuto molti impegni e degli infortuni e poi è anche vero che quando va tutto bene subentra una sicurezza che poi può farti sbagliare e questo non deve succedere. Lunedì ad esempio non è che abbiamo solo perso ma si era capito che al massimo avremmo pareggiato e questo non deve accadere. A differenza dell'anno scorso la squadra è più forte e l'obiettivo è quello di fare bene, che non vuol dire vincere lo scudetto necessariamente, ma se giochi e fai bene hai più possibilità. Dobbiamo crescere convivendo con un aspetto economico molto difficile. Non va sbagliata l’impostazione programmatica: la squadra è e in linea di massima sarà questa, perché se puntando su grandi campionin on si risolvono certi problemi, si rischia solo di avere un problema in più».

Viene anche toccato il discorso mercato: "Stramaccioni vorrebbe Paulinho? Lui è bravo perchè sa adeguarsi al materiale che gli viene messo a disposizione. Il nostro obiettivo è cercare di valorizzare chi già e qui tipo Alvarez, Coutinho, Pereira, lo stesso Guarin. Mi chiedono anche di Balotelli, ma non credo che tornerà".

Inevitabile toccare l'argomento Mourinho: "Con Mourinho c'è un affetto reciproco e sono convinto che il suo sia autentico. In fondo fu bello anche che fosse un’esperienza, diciamo così, fulminante e quando se ne andò mi disse: "Ma lei perché continua a fare il presidente? Nella mia carriera non ho mai avuto tanta difficoltà nei confronti delle istituzioni". Aveva addosso un’infinita fatica di vincere ed era impossibile non capirlo: l’ho sentita così tante volte anche io».