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Dico sì a Ibra e vi spiego perché. L’Inter ha 2 idee in mezzo: c’è il nome del prescelto

L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: l'infortunio di Sanchez complica i piani, Inter pronta a tornare sul mercato

Alfio Musmarra

"L’infortunio di Sanchez complica i piani nerazzurri e mette in evidenza dei limiti oggettivi di una rosa che non è ancora attrezzata per lanciare il guanto di sfida alla Juventus. Ma il ‘percorso’, come lo definisce spesso  Conte, è iniziato ed è impensabile ritenere che non ci siano incidenti di percorso. Gli infortuni sono all’ordine del giorno, basta andare a guardare le altre squadre: questo non vuol dire che si debbano cambiare gli obiettivi. Chiaro che il cammino si complichi, ma bisogna saper fare di necessità virtù: in queste circostanze il gruppo si cementifica ed il tecnico può davvero con il suo appeal riuscire a tirare fuori qualcosa in più da una rosa oggettivamente limitata.

Necessari due colpi sul mercato

"Perché poi ci si può girare attorno quanto si vuole, ma già con la rosa al completo i limiti contro top team come Barcellona e Juventus si sono visti, ma è fuorviante solo ritenere l’Inter di oggi paragonabile a squadre che sono ai vertici consolidati da anni, a maggior ragione se ti viene a mancare un elemento come Sanchez.

"Proprio per questo a gennaio sarà fondamentale intervenire sul mercato:  da un lato per completare il reparto offensivo orfano del cileno almeno fino a marzo, dall’altro per aumentare la qualità di un centrocampo oggettivamente limitato anche se ufficialmente ad oggi il club ha fatto sapere di puntare, per l'attacco, sull’emergente Esposito.

L'opportunità Ibra

"Per l’attacco a dir la verità c’è un’opportunità che si chiama Zlatan Ibrahimovic,  che si libera a zero. Ovvio vorrà un ingaggio da semi dio, ma per sei mesi potrebbe essere l’uomo giusto al posto giusto a dispetto delle sue 38 primavere.

"Se per questioni di fair play finanziario non si possono fare spese folli, prendere Ibrahimovic sarebbe un’occasione imperdibile: a 38 anni fa ancora la differenza e caratterialmente aiuterebbe il gruppo a crescere. Certo difficilmente accetterebbe la panchina ma non è neppure detto che debba per forza andarci se il rendimento resta di alto livello.

"Va detto che l’Inter smentisce categoricamente, ma viene difficile da pensare che si rischi di proseguire con un giovane seppur molto promettente come Esposito, fino a giugno. A meno che la società non decida di puntare su un giocatore di standing inferiore rispetto all’Ibrahimovic della situazione, che magari possa avere lo stesso exploit di Stefano Sensi, ma è troppo rischioso poter credere che sia il giovanissimo Esposito.

Il rebus centrocampo

"A proposito di centrocampisti italiani, l’idea della società è quella di proseguire sulla filosofia intrapresa dal nuovo corso: giovani, bravi e possibilmente italiani. Non è un caso che in cima alla lista dei desideri figuri il nome di Sandro Tonali. Il ragazzo non sta tradendo le attese, tra Brescia e Nazionale è seguito con costanza dai vertici nerazzurri che da tempo stanno lavorando per portarlo a Milano, ma difficilmente l’operazione si concretizzerà a gennaio, più probabile che venga rimandata a giugno.

"Anche perché l’idea di Conte, Marotta ed Ausilio sarebbe quella di prendere un centrocampista già pronto di profilo internazionale  in rotta col proprio club d’appartenenza.Vidal gradirebbe tornare alla corte del suo ex allenatore ma anche Matic è un profilo monitorato.

Il filotto abbordabile

"Il prossimo filotto di 7 gare, escluso il doppio impegno Champions col Borussia è sulla carta abbordabile: Sassuolo, Parma, Brescia, Bologna e Verona consentono al tecnico di poter utilizzare quei giocatori che lo stesso tecnico salentino aveva chiamato alle armi non più tardi della vigilia di Inter-Juventus. Perché ormai la condizione fisica non può essere più chiamata in causa e neppure lacune tacnico tattiche. È arrivato il momento di alzare il livello, è l’ora che chi ha giocato meno alzi la mano per dire: “hey, ci sono anch’io”.

"Tra i vari Lazaro, Gagliardini e Vecino, Biraghi, Borja Valero,Bastoni e Ranocchia, è arrivato il momento di far vedere al tecnico di meritare il posto in rosa, perché per alcuni, il mercato di gennaio potrebbe essere una soluzione da tenere in considerazione.

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