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Paolillo: “Non avrei preso né WM né Mancini. Stadio? Costa troppo. Kovacic…”

Ernesto Paolillo, ex direttore generale dell’Inter, ha parlato in esclusiva ai microfoni del blog “Quelli che l’Inter…”, soffermandosi anche sulla persona di Massimo Moratti: “La sua prima grande dote è la sua...

Daniele Vitiello

Ernesto Paolillo, ex direttore generale dell'Inter, ha parlato in esclusiva ai microfoni del blog "Quelli che l'Inter...", soffermandosi anche sulla persona di Massimo Moratti: "La sua prima grande dote è la sua umanità, il suo essere vicino alla gente a lui cara. E' una persona che riesce ad entrare in empatia con le persone. Molto generoso, molto buona. Questo è il Moratti uomo, amico. Il Moratti Presidente è un grandissimo appassionato di calcio, un grande intenditore. L'Inter, negli anni, l'ha costruita, plasmata lui in prima persona. Il Moratti attuale, penso che soffra molto a stare lontano dalla sua creatura. Ritengo si sia reso conto, però, che non si possono fare tutte le cose a vita. I cicli si aprono e si chiudono, anche per i grandi Presidenti"La più grossa intuizione e il più grosso errore di Moratti Presidente dell'InterLa più grande intuizione, come detto, è l'aver costruito l'Inter che ha vinto tutto. Il più grande errore è stato l'essere eccessivamente tifoso e quindi come tifoso può aver agito sempre con l'animo del supporter più che con la tranquillità e la freddezza del Presidente-Manager di Società. Si è fatto molto guidare dall'istinto e questo lo ha portato a materializzare molti acquisti fantastici, ma anche a molte delusioni. L'errore più grosso che gli attribuisco, è di non aver esercitato un ricambio generale, di giocatori e società, una volta vinto il triplete. Perchè in molti, in quel momento, avevano raggiunto il culmine della loro parabola e per di più si sono rilevati troppo esosi. Quello era il momento giusto per esercitare i grandi cambiamenti....d'accordo, ma ci sarebbe voluto un grosso coraggio...Si, però a volte occorre farlo. Occorrono questi atti di coraggio perché i cicli, se si vogliono prolungare, finiscono ugualmente. Lei entra nel Consiglio di Amministrazione di FC Internazionale nel 2005 con delega al Settore giovanile. Suo, quindi, il merito della crescita della “Cantera” Nerazzurra. Che effetto le fa vedere nostri prodotti come Destro, Bonucci, Balotelli e molti altri, affermati con altre maglie?Soffro immensamente. Quello che è mancato all'Inter una volta realizzata la “Cantera”, una volta fatta diventare la “Scuola Inter” una grande scuola di primo livello, lo dimostrano tutti i giocatori venuti fuori, è mancato, dicevo, il passaggio, il legame, come avviene nel Barcellona, fra il settore giovanile e la prima squadra. In questi ultimi anni si sono affermati, in forma stabile, solamente in due: Balotelli e Santon. Con grande merito, ancora una volta, di Mourinho che ha avuto  il coraggio di lanciarli. Se fossero stati proiettati tra i grandi anche altri ragazzi, avrebbero reso molto di più di molti giocatori acquisti.A proposito di giovani, un suo pensiero su Kovacic E' un giocatore talentuoso, bravo. Non sono ancora convito che gli abbiano trovato il ruolo a lui più consono e i compagni giusti per mettergli al suo fianco. Certamente non per colpa di Mancini. Poveraccio, appena arrivato ha trovato la squadra che ha trovato. L'unica cosa che ha potuto fare al suo arrivo, è stato un lavoro di assemblaggio dei giocatori esistenti in rosa. Auguro per Mancini e per l'Inter che la prossima squadra sia costruita ruolo per ruolo e non impostata sull'adeguare adattare i giocatori ai vari ruoli.Dottore, ritiene che la norma del "Fair Play Finanziario" prossimamente estesa a tutti, anche in Italia e non solo a chi partecipa alle competizioni europee, possa essere definita buona terapia preventiva per casi tipo Parma FC ?Assolutamente si. Se fossero state applicate le regole europee anche nel nostro campionato, il Parma si sarebbe fermato molto prima con meno disastri e meno disavventure di quelle che ha avuto. Perché, se ci sono delle regole contabili stringenti da seguire e quindi controlli stringenti da effettuare, tutto quanto accaduto non sarebbe successo. Però manca ancor un nesso, molto grosso, affinché in Italia non succedano più di questi disastri: è il legame che ci deve essere tra debiti sportivi e  debiti di altro tipo. Non possono essere considerati solo i debiti sportivi come elemento per poter essere iscritto al Campionato successivo, ma anche tutti gli altri debiti. Oggi siamo nell'assurdo che una squadra paga gli stipendi, paga i tecnici ma non paga tutti gli altri fornitori e pure può andare avanti. Questa è  follia pura!Vertici Fifa sotto inchiesta, come ridare credibilità a questo mondo?L'”odore particolare” di quello che stava accadendo in Fifa, lo si sentiva ormai da anni. E' assurdo che ci sia voluto così tanto tempo. Quindi vuol dire che c'era proprio un sistema di governo che copriva tutto, molto marcio. Io sono molto contento, per il calcio in generale, che tutto questo sia finalmente scoppiato. Meglio tardi che mai. Però adesso ne devono approfittare per fare pulizia radicale  e non cadere nel rischio di trovare sostituti con minore volontà di far esplodere definitivamente il marciume esistente, ma messi li per coprire o per continuare le antiche tradizioni perverse. Quando scoppia una crisi, è bene fare pulizia subito. Comunque mi auguro che in questi mesi emerga assolutamente tutta la verità, in modo che nessuno possa più fare un passo indietro.Un nome da consigliare per sostituire Blatter?Noi abbiamo avuto l'esempio di come l'Uefa sia stata guidata bene, professionalmente e in maniera assolutamente democratica, con la conseguente crescita di validi dirigenti  nel proprio interno, grazie alla Presidenza Platini. Platinì ha dimostrato sul campo di essere un Presidente valido che sa far funzionare la struttura e che sa far ben lavorare gli uomini. Ha formato e cresciuto uomini validissimi come Giovanni Infantino, Giorgio Marchetti e tanti altri che attualmente sono validissimi dirigenti dell'Uefa. Io credo che Platinì, con l'aiuto anche di grandi manager che ci sono in giro per l' Europa, possa costruire una squadra vincente anche nella Fifa.Dottor Paolillo,  l'attimo che mai dimenticherà di quella fantastica notte del 22 Maggio 2010?L'attimo che mai dimenticherò, è l'esplosione e la gioia al triplice fischio del direttore di gara. Una gioia che era l'esplosione di un vulcano rimasto spento per tanti, troppi anni e che quindi quando esplode, esplode con tutta la sua forza. La commozione di Moratti e di tutta la sua famiglia, la commozione di Mourinho. Ho visto Mourinho sinceramente e profondamente commosso pur conoscendolo come un uomo molto controllato, che sa controllare i suoi sentimenti, ma quella sera è esploso anche lui in un pianto, in una commozione notevole. Poi i tifosi, la gioia dei tifosi. L'altro attimo che non dimenticherò mai, è quando all'alba siamo entrati a S.Siro gremito di tifosi nerazzurri letteralmente impazziti di gioia. Ecco, la gioia procurata a tutti quei tifosi, anche a quelli non presenti, secondo me è la cosa più bella ed indimenticabile.   [Paolillo coppa del mondo]Risanare i bilanci seguendo le direttive  del FPF e riportare la squadra nell'elite del calcio nazionale ed europeo. Fattibile il progetto della nuova leadership capitanata dal Presidente Thohir? E' assolutamente possibile. E' indubbio che ancor una volta si è pensato di risolvere il problema non lanciando i giovani ma prendendo dei giocatori assolutamente spenti e ormai a fine carriera. Una squadra, l'abbiamo visto nel passato in tutte le squadre vincenti, deve essere fatta dal giusto equilibrio. I giocatori esperti che ne fanno l'ossatura e soprattutto sanno non far fare errori ai giovani perché l'esperienza ovviamente serve, ma in squadra ci vogliono anche giovani, quelli che corrono, quelli che hanno l'agonismo nel sangue, che si sacrificano fino allo stremo, Questo è dovuto alla gioventù. Quindi una squadra deve esser un giusto mix e qui giovani non ne vedo e questo e questa è la cosa più triste.Crede nella possibilità dello Stadio di proprietà in casa Inter che porterebbe in cassa preziosi ricavi ?Io voglio esser una persona che vuol essere ricordata come uno che dice sempre quello che pensa. Io non credo che questa Inter abbia quella struttura finanziaria per affrontare i costi di un nuovo stadio. Spero in futuro di essere contraddetto  perché credo che lo Stadio di proprietà sia indispensabile per mettere a posto la struttura finanziaria.Ernesto Paolillo ancora DG Nerazzurro, avrebbe confermato Mazzarri la scorsa estate?Non l'avrei neanche preso....e avrebbe consegnato le chiavi di ricostruzione tecnica ad un cavallo di ritorno come Mancini?No. No perché non sia bravo, valido. Mancini ha già fatto il suo ciclo all'Inter nel passato e i cicli è difficile che si ripetano. Io credo che l'Inter abbia bisogno di qualcosa di nuovo di stimoli estremamente nuovi come lo sono stati l'Herrera quando è arrivato, come è stato Mourinho e via andare. C'è bisogno di qualcuno che si avvicini nuovamente all'ambiente, lo rinvigorisca con quelle novità e che sopratutto sappia lanciare i giovani. Di allenatori che sappiano lanciare i giovani nel mondo ce ne, però fino ad adesso non sono arrivati. A parte MourinhoDiciamo che il colpo lo ha fatto il Milan con Mihajlovic?Credo proprio di si. Mihajlovic è un grande allenatore, che può fare questo percorso. Mi dispiace vederlo sulla panchina con colori non nerazzurri, però sono stati bravi loro a prenderlo.