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Perisic decisivo: i suoi gol arrivano nella ripresa e c’è una spiegazione. Spalletti…

Il Corriere dello Sport analizza le prestazioni del croato che si sta rendendo protagonista di questa stagione anche se doveva andare via in estate

Eva A. Provenzano

L'uomo in più dell'Inter è Ivan Perisic. La celebrazione del croato arriva dalle pagine del Corriere dello Sport in edicola oggi. In un articolo di Pietro Guadagno si spiega che "c’è un particolarità nella carriera nerazzurra del croato: i gol nella ripresa. In tutto, in campionato, ne ha segnati 22 e ben 16 sono arrivati dopo l’intervallo, vale a dire il 73%. E 10 di questi, quindi quasi la metà del totale, nell’ultimo quarto d’ora. Sono troppi per essere un caso. E, infatti, la spiegazione è semplice: il suo fisico. Perisic è un atleta straordinario e tra le sue doti c’è proprio la resistenza". Luciano Spalletti se ne è accorto e per questo non lo ha ancora mai levato dal campo insieme ad altri tre punti fissi della sua InterHandanovic, Skriniar e Miranda.

Segnando molto spesso nei secondi tempi, ben 15 dei suoi gol finora sono stati decisivi per l'Inter, sono serviti a collezionare 23 punti in classifica, in pratica più di un punto a gol. E non segna anche quelli, fa anche assist importanti, ne ha fatti cinque, quattro per Mauro Icardi e uno per Matias Vecino. Nei primi due campionati nerazzurri aveva fatto cinque assist nella prima stagione a Milano e undici nella scorsa.

 

Il giornale sportivo romano parla pure di quattro gol pesanti in maniera particolare. Quello segnato per il 2-1 contro la Juventus l’11 settembre 2016.  La zampata del 2-2 nel derby con il Milan del 20 novembre 2016 e la doppietta in rimonta a Udine dell'8 gennaio 2017. Per l'allenatore nerazzurro si sta rivelando importante anche in difesa: "Ha fatto ottanta metri in apnea per rincorrere all'indietro", ha detto dopo la vittoria contro il Verona dello scorso lunedì il tecnico per incensare il croato che lui e l'Inter hanno convinto a restare proprio quando era ad un passo da Mourinho. 

(Fonte: Corriere dello Sport, 02-11-2017)