Ospite in studio a La Domenica Sportiva Claudio Ranieri analizza il momento no dell'Inter. Vi riportiamo in diretta le sue parole:
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Ranieri: “I senatori? Giocano perché meritano. Wes è la qualità . Su mercato e CL…”
Ospite in studio a La Domenica Sportiva Claudio Ranieri analizza il momento no dell’Inter. Vi riportiamo in diretta le sue parole: A LAVORO – “Su cosa lavoreremo? Sulla compattezza e sulla voglia di reagire di questi campioni...
A LAVORO - "Su cosa lavoreremo? Sulla compattezza e sulla voglia di reagire di questi campioni che stanno soffrendo. Il troppo volere può far male. Non amano perdere le partite e questo è un buon segno. L'Inter è una squadra prestigiosa e andiamo in un campo europeo, dobbiamo essere positivi, trovare quel qualcosa in più perché queste sconfitte ci stanno facendo male. Il carattere c'è, dobbiamo mostrarlo a tutti".
CONCENTRAZIONE -"L'Inter è una squadra che ha dato tanto. Bisogna dosarli e tenerli al punto giusto. Non manchiamo di corsa, ma di concentrazione. Abbiamo preso gol che sono mancanza di concentrazione che prima avevamo. Stiamo soffrendo e dobbiamo ritrovare proprio questa attenzione".
WES -"Il rientro di Sneijder? E' una soluzione al momento giusto. Un allenatore dell'Inter deve tentare di mettere in campo giocatori di qualità. Adesso però stiamo soffrendo molto dovrò vedere di prendere delle decisioni per far fare meglio alla squadra. Ho a che fare con il bello e il difficile: il bello perché bisogna inserire campioni in una macchina perfetta e il difficile perché non si può nascondere che la squadra ha dei problemi".
I SENATORI - "Il peso di Zanetti e Cambiasso? Non farei questo mestiere se pesassero. Sono giocatori che hanno un carisma e tanto da dare, ci mettono la faccia. Non faccio giocare loro perché ne ho altri in salute. Lo faccio perché meritano, perché sanno guidare i compagni, hanno carisma e tanto da dare. Fino a quando facevamo bene, facevano bene e adesso che va tutto male la colpa è la loro? Non mi piace".
SPOGLIATOIO - "Se ho in mano lo spogliatoio? Non ci sono divisioni in uno spogliatoio abituato a vincere e stanno giocando un po' tutti. Chi non gioca sta li e soffre, ma non c'è divisione nello spogliatoio".
SOCIETA' -"La società? Non mi sono mai sentito scollegato da società e presidente. Sono affiatato con la società. Stiamo lavorando come pazzi per far si che arrivino i risultati e sono messo nelle migliori condizioni. Moratti? Non l'ho visto uscire, ma mi sono dispiaciuto, ha messo tanti soldi e il bello di Moratti è che vuole continuare a vincere e io da allenatore, da esterno, un anno ci sta che non si riesca a dare tutto in una stagione. Ci si può mettere qualche mese in più, ma la società è sana e forte".
CALCIOMERCATO - "Il mercato? L'ho detto che mi sarebbe piaciuto l'esterno, ma se non è stato possibile, non è stato possibile. Thiago Motta voleva andarsene. Eravamo riusciti a convincerlo a restare fino a giugno, poi è tornato alla carica, inutile trattenere un giocatore che voleva andare via. A Napoli c'è chi ha pensato che quel rigore fosse fatto apposta. Perso un giocatore importantissimo, ma pazienza".
TROPPI MODULI? -"Il modulo? Quando si perde si cercano di trovare tanti perché. L'allenatore conosce i propri giocatori, parte con un'idea e poi cambia in corsa se non va. Con il trequartista siamo squilibrati, in questo momento con una sola punta, ma non c'è incisività in attacco e invece con due punte più Sneijder perdiamo uomini a centrocampo, se perdi a centrocampo hai perso la partita".
TATTICA - "In Italia siamo tutti bravi ad andare dietro la linea della palla, quando non ci riusciamo siamo sensibile agli spifferi delle altre squadre".
FIDUCIA -"Ranocchia? Ci parlo tutti i giorni e sa che conto tanto su di lui. Gli ho detto che per me lui resterà qui almeno dieci anni ed è un pezzo importante per l'Italia. Se torna Samuel? Stiamo valutando ha ancora qualche problemino. Il Novara? ho allargato Sneijder per farlo giocare sull'uno contro uno. Mettendelo centrale sbatteva sulla difesa".
MILANISTI -"Muntari che segna con il Milan? In questo momento se Gene Gnocchi viene ad allenarsi nella nostra squadra e va poi in un'altra, segna nell'altra".
PROSSIMO AVVERSARIO - "L'Olympique? Da una parte c'è l'Inter che sta passando un momento difficile in cui non riusciamo a fare bene. Dall'altra parte c'è una squadra che da novembre non perde più. Giocano bene, sono bravi nelle palle inattive, hanno giocatori validi, si giocano le partite con un allenatore che possiamo definire italiano. Mi aspetto una partita difficile".
LA COPPA E LA GRINTA -"La Champions? Vetrina molto importante. Cerco di tirare fuori il meglio dalla mia squadra in tutte e due le competizioni e mando in campo chi ritengo più opportuno. So come gioca il Marsiglia e cercherò di fare la mia partita. Il modulo? Inutile parlarne in questo momento. E' difficile spiegare cosa succede: pensate ad esempio anche Julio che prende su tre tiri tre gol. Psicologicamente non è facile. Ci segnano alla prima occasione. Gli episodi non vanno neanche a nostro favore, ci sono tutte cose a cui bisogna reagire. E' facile vincere quando tutto gira bene. Bisogna avere coraggio e vincere quando le cose vanno storte, i momenti difficili nel calcio ci sono: questo sport è una metafora della vita. Farò di tutto per passare la mia grinta ai miei uomini: io sono sicuro che possiamo rialzarci".
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