Claudio Ranieri, alla vigilia della partita contro il Novara, si presenta in sala stampa alla Pinetina. Fcinter1908.it ha seguito in diretta la sua conferenza stampa:
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Ranieri: “Sneijder e Forlan pronti, spogliatoio splendido. Gli infortunati…”
Claudio Ranieri, alla vigilia della partita contro il Novara, si presenta in sala stampa alla Pinetina. Fcinter1908.it ha seguito in diretta la sua conferenza stampa: “E’ stata una settimana particolare per due motivi: per la non...
"E' stata una settimana particolare per due motivi: per la non partita di Roma e perché abbiamo potuto lavorare una settimana completa. Abbiamo lavorato bene, ora dobbiamo parlare sul campo".
Come stanno Sneidjer e Forlan?
"Stanno bene tutti e due. Forlan è convocato ma non è al 100%. Lo prenderò in considerazione però. Sneijder sta molto bene, ha fatto tutto con noi. E' stata una settimana di riflessione. Tranne la Juve dopo Natale abbiamo fatto lo stesso andamento di tutte quante."
Si sente in discussione per giugno?
"Dal primo giorno a Coverciano mi dissero che faccio un mestiere in cui non si sa se il paracadute si apre o no. Io non ho neanche il paracadute. Noi ci dobbiamo confermare partita dopo partita. Chi lavora nel calcio in Italia deve avere un giusto equilibrio. Al Chelsea avevano esonerato Gullit, poi Vialli e mi chiesero: "Ma lei non si sente sotto esame?" E io risposi: "Lo dite a me che vengo da un paese in cui gli allenatori vengono esonerati come le ciliegie. Io sto bene all'Inter e lavoro con la stessa determinazione di quando sono arrivato".
Quanto sono state importanti le parole di Moratti alla squadra?
"Sono state importanti perché il presidente è il primo tifoso. C'ha fatto sapere lo stato d'animo del primo tifoso. E' stato apprezzato il suo intervento giovedì. Noi dobbiamo parlare sul campo".
Il totoallenatore?
"Nessun fastidio, fa parte del lavoro".
Cosa è successo in queste due settimane?
"Sono state due partite diverse. Quella di Roma la cancellerei totalmente, non siamo scesi in campo. Col Palermo abbiamo voluto far troppo, quando abbiamo capito che era una partita pazza siamo rimasti pazzi anche noi. Dobbiamo ritrovare l'equilibrio nel non prendere gol. Perché noi gol lo facciamo e le azioni le creiamo".
I brasiliani che giocano dietro devono capire qualcosa del calcio italiano?
"Non sono d'accordo. I brasiliani, ne sono rimasti tre, hanno vinto tutto. Hanno capito tutto del calcio italiano. E' stata tutta la squadra a fare male in blocco".
Ci sono possibilità di usare il 4-2-3-1?
"Ho provato tutto, perché è giusto provare tutto. Non uso un solo sistema. Abbiamo provato diversi moduli, e poi domani deciderò quali giocatori e quale sistema. Ora ci dobbiamo preparare bene a questa partita".
Gasperini?
"Mi è sembrato amareggiato, gli auguro di togliersi le soddisfazioni che merita".
La cessione di Motta ha avuto ripercussioni?
"Dobbiamo valutare bene. Avevo solo Thiago con quella qualità, dovresti avere un clone che non ho. Per forza di cose chi ci mettiamo non è Thiago. La squadra era abituata a dare la palla a Thiago e lui la gestiva con tranquillità. Adesso chiunque andrà a prendere quella posizione, ci vuole un attimo di adattamento".
Pazzini-Forlan: chi preoccupa di più a livello fisico?
"Nessuno dei due. L'influenza di Pazzini non mi toglie il sonno, possono giocare entrambi".
Lei ha sempre detto di voler arrivare al 4-2-3-1.E' ancora così?
"L'idea è quella anche senza Motta. Ma devono stare bene tutti. Finora abbiamo fatto un 4-4-2 mascherato con la qualità di Coutinho o di Alvarez. Solo due volte abbiamo fatto il 4-4-2 bloccato. A Genova abbiamo vinto e poi a Roma. Per il resto ho sempre giocato con due attaccanti e uno dietro di qualità".
All'Inter un allenatore viene per insegnare calcio o gestire calcio. Sneijder è gestibile?
"Quello che voleva dire Gasperini era un'altra cosa. Lui viene dalle Primavera, per cui ha insegnato un certo calcio. In una squadra dove ci sono campioni far fare a tutti i movimenti che dici tu è più difficile. Io qui devo insegnare e gestire e dare correttivi alla squadra".
Tifosi preoccupati di una possibile nuova Roma-Inter. Li può tranquillizzare?
"Un allenatore avverte prima queste sensazioni. Sabato avevano fatto un allenamento strepitoso. Nessuno si aspettava una cosa del genere. E' stato un blackout e alla Roma è riuscito tutto. La squadra mi dà tranquillità, sono dei campioni e hanno voglia di fare bene. La partita contro la Roma non è possibile. Quando sono arrivato non mi aspettavo una passeggiata. Dieci giorni fa si parlava di scudetto. E io ho detto: prendiamo l'Udinese. Abbiamo fatto un marasma ma siamo a soli cinque punti. Combattiamo, tutte le mie squadre devono lottare".
Le condizioni di Samuel?
"C'è stata questa toccatina. Samuel è come Forlan: tenerlo fermo è impossibile. Non mi stupirei che già possa esserci contro il Bologna. Non voleva nemmeno uscire a fine primo tempo. Per farlo uscire.... Ma abbiamo fatto bene perchè così non si è aggravato".
Stankovic?
"Deki, come altri come Chivu, rientra tra giocatori che volevo da una vita, già dalla Lazio provammo a prenderlo al Chelsea. Lui sa la stima, sta tornando lo Stankovic che tutti conoscono. Noi possiamo avere quella qualità che non abbiamo avuto con Stankovic, Chivu, Sneijder e Forlan. Mi auguro di avere tutti in forma e con le giuste motivazioni".
Polemiche Juve-Milan?
"E' il calcio italiano. Neanche le leggo, vado avanti".
Ci sarà qualche aggiustamento tattico in fase difensiva?
"Dobbiamo stare attenti, i difensori facciano i difensori in prima analisi e poi esternino le loro qualità. Però partiamo dall'Abc. Il calcio è totale: ci deve essere la fase d'attacco e la fase di difesa".
Qual era il peso di Thiago Motta nella squadra?
"Come persona non lo conosco. Qui all'Inter c'è uno spogliatoio splendido, mai trovato uno spogiatoio del genere. Motta è un leader, era riconosciuto, era un leader silenzioso. Però quando parlava le sue parole venivano ascoltate. Qui ci sono molti leader ascoltati. In campo era leader perché era punto di riferimento. Era molto bravo di testa e mi mancano i suoi centimetri e la sua cattiveria sia in attacco che in difesa. M'è dispiaciuto lasciarlo andare, ma tenere uno che vuole andare via non è giusto. Via dall'Italia nonostante la Nazionale? Ormai siamo internazionali, vediamo anche gli italiani all'estero. Anche giocando nel Psg può giocare nell'Italia. Gli avevo detto: hai fatto il contratto, ti prendono a giugno, giocati la Champions e poi vai. Ma la voglia di parigi era troppo forte".
Il Marsiglia?
"Oltre il Novara non vado"
Palombo e Guarin?
"Palombo mi può dare personalità, cambi di campo, è un giocatore di raccordo molto importante. Guarin? Le cure mediche stanno facendo effetto. Avevo paura di aspettare tantissimo, forse tra un 15 giorni così posso averlo gradatamente con la squadra, avevo paura di averlo tra un mese con la squadra".
Non si è parlato del Novara..
"Sono contento che Mondonico stia bene di salute e mi farà piacere riabbracciarlo".
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