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Repubblica – Icardi dichiara guerra all’Inter. Ecco la “minaccia atomica” dell’argentino

Secondo il quotidiano Icardi sarebbe pronto ad un'azione legale contro la società per svincolarsi sul mercato

Francesca Ceciarini

La Repubblica parla oggi di un Icardi sul piede di guerra con l'Inter a tal punto di assumere una squadra di legali per provare a risolvere il suo contratto con i Nerazzurri in modo da essere libero di poter scegliere la sua prossima destinazione.

Il quotidiano in edicola oggi riporta "Nella guerra fredda fra Mauro Icardi e l’Inter, entra per la prima volta la minaccia atomica. Il giocatore potrebbe chiedere al collegio arbitrale della Serie A la risoluzione del suo contratto con i nerazzurri, valido fino al 30 giugno 2021. Contatti preliminari fra lo staff del giocatore e legali esperti in diritto del lavoro sono già avviati.

Repubblica fa notare esistono casi simili in passato, uno di questi proprio a vantaggio dell'Inter, ma il caso di Icardi è unico e diverso

"Se il collegio dovesse dargli ragione, il numero 9 potrebbe lasciare la squadra a parametro zero e cominciare il prossimo campionato con una nuova maglia. Se non si troverà una soluzione sul futuro l’argentino, che si sente messo ai margini dall’Inter, potrebbe tentare una mossa simile a quella che consentì a Goran Pandev — lasciato da solo ad allenarsi alla Lazio — di passare gratis proprio all’Inter.Il caso Icardi è diverso, in fatto e in diritto, e le possibilità di vittoria sono risicate. Ma ci sono."

"Il collegio arbitrale potrebbe infatti riconoscere che nelle vicende che hanno riguardato l’attaccante — in ordine di importanza: la rimozione come capitano, la mancata convocazione contro la Lazio il 31 marzo, l’isolamento nello spogliatoio, il braccio di ferro che ha portato al mancato rinnovo del contratto — la società nerazzurra non abbia agito correttamente. Tecnicamente, Icardi potrà sostenere che l’Inter senza giustificazione lo abbia trattato in maniera diversa rispetto ai compagni."

Repubblica fa capire che si potrebbe arrivare a una risoluzione anche in termini brevi:

"Con una procedura urgente, il lodo potrebbe arrivare entro fine estate".

Il quotidiano poi passa ad analizzare quella che è la volontà della società, partendo da Marotta che ieri ha glissato la domanda su Icardi:

"L’ad nerazzurro Beppe Marotta, presentando il ritiro dell’Inter in programma a Lugano dal prossimo 8 luglio, non ha risposto a chi chiedeva se Icardi sarà convocato. «È prematura qualsiasi valutazione sulla rosa della nuova stagione», ha tagliato corto. L’intenzione dell’Inter è cederlo entro il 30 giugno, realizzando i 46 milioni di plusvalenze imposte dal fair play finanziario ed evitando così di vendere giovani promettenti.

Per poi proseguire parlando del probabile scambio con Dybala"La controparte dell’operazione è la Juve (potrebbe essere il primo acquisto della gestione Sarri) con l’Inter che chiede in cambio di Dybala. Un affare non semplice: il jolly d’attacco bianconero vuole restare a Torino e valuta come alternativa l’Atletico Madrid, che per lo stesso ruolo punta però a Joao Felix, gioiello del Benfica."

Repubblica non evita di sottolineare come anche l'Inter ha dalla sua dei punti di forza che potrebbero valere in sede legale e che potrebbero portare la società alla vittoria, visto alcuni obblighi contrattuali non rispettati da Icardi, come il rifiuto di partire per la trasferta di Europa League a Vienna appena dopo che gli fu tolta la fascia di capitano:

Se Icardi si rivolgerà al collegio arbitrale, l’Inter potrà resistere in giudizio con buone probabilità di vittoria. Alla società gli argomenti non mancano: per i calciatori vale l’obbligo di giocare se chiamati a farlo. Icardi, dopo che gli fu tolta la fascia di capitano, si autoesiliò per due mesi lamentando dolore a un ginocchio. La battaglia legale è l’ultima ipotesi in una vicenda che si trascina.

In chiusura, si rimarca come senza i soldi derivanti dalla cessione di Icardi, fuori dal progetto di Conte, l'Inter avrà difficoltà a investire somme di denaro ingenti sul mercato:

A Icardi piacerebbe giocare ancora nell’Inter, ma nel nuovo progetto di Conte per lui non c’è posto. I due non si sono ancora incontrati e non è detto che lo faranno. Dal destino di Maurito dipende molto del mercato interista: senza i milioni della sua vendita, per l’Inter comprare i top player che l’allenatore chiede potrebbe diventare un problema.

( Repubblica)

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