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Spalletti: “Derby? Lì se l’Inter si sottrae le prende. Se nella prima parte dell’anno…”

L'allenatore interista ha parlato in sala stampa, al Meazza, dopo la partita col Benevento

Eva A. Provenzano

Luciano Spalletti aveva chiesto una reazione ai suoi. Non solo una reazione al periodo difficile, ma anche ai singoli episodi che possono condizionare una partita: ha notato, anche spesso, che i suoi si arrendono troppo presto di fronte agli errori che capitano durante i novanta minuti. Ma stavolta, se si pensa al buon primo tempo del Benevento, i suoi hanno trovato la forza di tirare fuori qualcosa, un guizzo, due gol, arrivati da Skriniar e Ranocchia. I due difensori che contro il Genoa hanno procurato l'autogol che ha avviato la vittoria dei rossoblù. La restituzione di tre punti persi, la restituzione di qualche respiro di sollievo, finalmente. Dai fischi, alla pace. In attesa della gara della Roma contro il Milan e della Lazio contro il Sassuolo i nerazzurri sono di nuovo, momentaneamente, terzi nella classifica di Serie A. Dopo la gara contro la squadra di De Zerbi il mister ha parlato in conferenza, nella sala stampa del Meazza. Tra i giornalisti presenti anche l'inviato di FCINTER1908.IT che vi riporta le sue parole:

-A proposito di mentalità e di gioco, siete sempre andati nella prima parte ad andare a prendere gli avversari. Con Rafinha può usare più qualità o avversari come Milan e Napoli vi toglie pressione? 

Secondo me abbiamo fatto questo discorso, anche troppo. C'è da considerare il lavoro che sta facendo l'allenatore avversario, la palla la fanno girare. Ai giocatori abbiamo detto bene che loro hanno qualità nel fare giocare palla. I loro giocatori hanno queste qualità. Se vai a prenderla loro te la fanno girare con qualità e vai a scaricare sul portiere qualche posizione si libera e loro lo trovano quello libero e se lo trovano sulla via di mezzo e li devi rincorrere per ricoprire, dal punto di vista fisico spendi molto per andare a recuperare palla. Se hanno qualità e noi non riusciamo ad aggredire come dovrebbe essere, meglio concederla perché altrimenti si riduce lo spazio sul campo. Nel primo tempo abbiamo portato a casa la situazione con fatica. Quando riprovi a prendere palla e a rigiocarla diventa un problema. Dobbiamo fare meglio. E se dite che sono io l'allenatore vi dico sì certo, quindi mi prendo la responsabilità. Siamo quello che facciamo vedere, inutile fare tanti discorsi. Poi il pubblico dell'Inter vorrebbe avere un messaggio migliore in mezzo al campo, ma siamo in questo momento qui e ci sono scelte da fare bene per non fare confusione. Borja e Rafinha insieme possono giocare? Hanno qualità, ma poi bisogna andare a prendere palla. Vecino e Gagliardini devono riconquistare qualche palla di più. E poi arriviamo in area di rigore dove hai fatto risultato stasera.

-La prima parte della stagione era come se un malato terminale stesse in piedi senza problemi. Ora questo malato terminale lo sta curando uno specialista, vedi un malato grave o con un antibiotico si risolve? 

Bisogna che lavori in maniera corretta, abbiamo provato a mettere su sul tavolo qualcosa di differente però in questo momento dove aumenti da qualche parti e concedi da altre è un momento delicato in cui abbiamo equilibri sottili. C'è da vincere qualche partita e i nostri avversari non si chiamano più per nome ma si chiamano vittoria, le dobbiamo vincere tutte per riprendere fiducia nelle nostre qualità. Ogni tanto sembra si rinunci a fare la scelta importante e se sbagli al calcio di inizio è normale che arrivano i fischi. Ci alleniamo ad Appiano e poi le partite si giocano qui e ogni volta sono quasi 50mila persone. 

-Il derby può essere la partita ideale per scrollarsi di dosso queste cose?

Il derby è la peggiore tra le situazioni del campionato, una delle più importanti. Giochi fuori e lì non puoi dire che ti sottrai perché le prendi. Bisogna andare lì e fare una bella lotta. 

-I 39 punti, Chievo compreso, vi fanno essere terzi, ma li maledici per come vi hanno fatto salire in alto e poi siete scesi? 

Abbiamo perso molto campo e molto tempo, tornare a pensare indietro ti fa perdere altro tempo, ma è un'analisi corretta. Quando ho visto la gara di Napoli e Torino ero convinto, ma tutti mi dicevano 'vedrai quando perdi la prima partita'. Avevano ragione loro. Se avessimo fatto risultati diluiti avremmo sofferto meno paradossalmente. 

(Fonte: FCINTER1908.IT, dal Meazza Eva A. Provenzano)