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Spalletti: “Non si può giocare con paura. Ora due gare fondamentali. Brozovic e Miranda…”

Le parole del tecnico nerazzurro dopo la vittoria sulla Spal

Fabio Alampi

L'Inter batte 2-0 la Spal e torna alla vittoria in campionato dopo la sconfitta con il Cagliari e il contestato pareggio con la Fiorentina, riportandosi a una sola lunghezza dal Milan terzo in classifica. Il tecnico nerazzurro, Luciano Spalletti, ha parlato così in conferenza stampa: "Primo tempo complicato, abbiamo fatto peggio di quello che dovevamo fare. Come arriviamo alle sfide con Eintracht e Milan? Bene, abbiamo vinto. C'è qualche problemino, sono cose che sono successe, dispiace, ma può capitare quando ci sono tanti impegni ravvicinati, diventa più facile farsi male muscolarmente. Miranda si è fatto male, il colpo di Petagna mi è sembrato involontario, è un ragazzo corretto, ma gli ha spaccato il setto nasale. Abbiamo preso convinzione che potevamo fare diversamente alla fine del primo tempo, li ho visti parlare delle difficoltà che abbiamo vuto a livello tattico, quando siamo passati a 5 i ragazzi si sono messi bene, Politano si è avvicinato a Lautaro, insieme a Candreva, e questo ci ha permesso di avere il baricentro più alto. E' stato bravissimo de Vrij a chiudere largo sulla fascia, non me lo aspettavo che fosse così bravo a fare quel lavoro, poi Ranocchia ci ha messo del suo entrando bene. Hanno fatto valere la ragione, il pensiero che non siamo quelli del primo tempo, non eravamo quelli veri. L'emozione a volte ti viene, poi però non deve diventare timore e paura. A giocare a calcio non si può avere paura di farsi male, aver paura di sbagliare un passaggio. Gagliardini dopo aver segnato è diventato un altro calciatore, Dalbert dopo aver sbagliato qualche passaggio ha spaccato la fascia, Borja Valero ha una qualità e un sintesi determinata dall'esperienza che diventa fondamentale. La paura è emotività, serve carattere per andare di fronte a certe situazioni. Siamo un po' figli di questi sali e scendi, non si capisce da dove vengano. Anche contro l'Eintracht nel primo tempo abbiamo fatto quello che dovevamo fare, poi nel secondo tempo abbiamo avuto paura di sbagliare".

ICARDI - "Se avessi fatto fare 20 minuti a Keita sarebbe stato importante, è a posto quasi completamente, anche se non ha i 90 minuti nelle gambe. Ha smaltito i problemi fisici, è a buon livello, è un recupero importante per noi. Per il resto quello che ci può creare problemi è la doppia partira ravvicinata, il cumulo delle tensioni e dell'imposizione di fare risultato ha un costo per quanto riguarda intossicare muscoli e testa. Qualcuno ci manca, però se faccio l'analisi delle partite quelle contro le grandi squadre non le abbiamo mai sbagliate, abbiamo sbagliato quelle che sulla carta potevano sembrare più facili. I nostri avversari si nutrono delle nostre insicurezze, abbiamo ancora qualche colpo da sparare. Non dico nient'altro, poi ognuno scriva quello che vuole. La realtà è un'altra".

NUOVE SOLUZIONI TATTICHE - "La difesa a 3 è possibile, ma manca anche Miranda, bisogna fare delle valutazioni. Secondo me si può riuscire a trovare delle soluzioni".

CARATTERE - "Il divertimento, quando ci sono questi interessi, questa posta in palio, è tutta aria se poi non vinciamo il campionato, che si sente dire che siamo scarsi, così il divertimento viene meno. Nel calcio c'è obbligo di fare risultato, serve carattere: quando fai risultati puoi continuare così, si va ad affrontare le situazioni in base al momento che affronti. Ci aspettano due gare fondamentali, il volto sorridente non ci fa arrivare all'obiettivo, è una cosa soggettiva, biogna far valere le porprie qualità".

BROZOVIC E MIRANDA - "Non ce la fanno per le prossime due gare, è difficilissimo recuperarli. Si comincia a pensare già da adesso a qualcos'altro, i giocatori dovranno prendersi delle responsabilità maggiori, c'è la possibilità che qualcuno giochi fuori ruolo".

IL SOSTEGNO DEI TIFOSI - "L'hanno sempre fatto, qualche volta si può anche fischiare, non cambia niente, è una cosa normale. Il pubblico si vede quando arriviamo con il pullman, non c'è bisogno di vedere sui social cosa succede. Il pubblico dell'Inter vuole bene all'Inter, quando non fai risultato ti vengono addosso, ed è una situazione normale. Anche oggi quando abbiamo sbagliato 10 passaggi facili c'è stato qualche fischio, ed è giusto. Loro sanno come giocarsi una partita, e l'hanno fatto vedere anche oggi".

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