Spalletti: “Sconfitta? Passato del tempo, non eravamo abituati. Sul mercato ho parlato chiaro e Ausilio…”

Il commento di Luciano Spalletti nel post partita di Inter-Udinese. Queste la parole le tecnico nerazzurro raccolte dai microfoni di Premium Sport: "Prima sconfitta? Dispiace sicuramente, come tutte le sconfitte, perchè è passato un poì di tempo e non eravamo abituati. Il discorso però è che ce la siamo andati un po' a cercare, commettendo degli errori anche nelle scelte da prendere e loro sono stati bravi e fatto valere la loro fisicità però oggi non ci è girata molto bene. Il discorso è che noi siamo abituati a fare altre cose, quindi questa è una novità quella che ci è successa oggi, sopratttutto nel secondo tempo. Faremo le stesse analisi e le stesse situazioni che ci hanno portato qui fino ad oggi. Calo fisico? Mi è sembrato che sia stato a posto, anche nella ripresa dove si è perso spazio tra i reparti e sbagliato gesti tecnici anche semplici da sviluppare. Su De Paul anche considerare la distanza sul giocatore e alcune scelte fatte nei suoi confronti. Nei 10 minuti della ripresa siamo calati, ho cambiato qualcosa, ma non sono arrivati dei vantaggi. Classifica? Lo abbiamo detto ieri, il gruppo di testa ha fatto un girone d'andata tutto in volate, chiaro che chi si side un attimo rischia di esser superato. Noi non volevamo questo, volevamo mettere un'altra prestazione che evidenziasse la nostra crescita e in parte ci siamo riusciti, poi in alcune situazioni siamo andati in difficoltà. Mercato? Si possono dare duemila versioni alle parole dette ieri in conferenza. Sono stato chiaro, facciamo parlare la società, non c'è molto da interpretare. Ausilio non è la proprietà penso che non sappia le possibilità d'investimento che abbiamo, ripeto, facciamo parlare la società per capire quello che è meglio per noi  e se è possibile portarlo a casa. Quando ci sono queste finestre bisogno riunirsi ma non solo noi, anche i giocatori, voi mi avete detto che ci sono calciatori che vogliono andar via. Rimaniamo compatti perchè la squadra è forte".