Tutto da rifare. L'Inter è nona in classifica e chiude perdendo a San Siro nella maniera peggiore, incassando cinque gol, un'imbarcata che mette in evidenza crepe, stanchezze, difficoltà di una stagione intera. Il campo ha dato il suo verdetto e adesso è necessario trovare un modo per risollevarsi. Andrea Stramaccioni in sala stampa, con i giornalisti, tra cui anche noi di FCINTER1908.IT analizza gli ultimi novanta minuti e l'intera stagione nerazzurra. Ecco le sue parole:
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Strama a FCIN1908: “Vietato ripetere gli errori”.”Non voglio allenare l’Under21 ma…”
Dagli inviati al Meazza...
ESPERIENZA - Le ho viste tutte? Un anno difficile a livello personale in cui ho sempre cercato di dare tutto quel poco che so fare e quello di stasera è la chiusa di una partita complicatissima. Non si vedeva l'ora di ricominciare per non disperdere cose buone dobbiamo essere noi a proteggere e tutelare le cose dalle quali si deve ripartire.
STRISCIONI - Cosa vuole dire a Moratti? Parliamo sempre da un anno e anche se non era al cento per cento era con noi per stare vicino alla squadra, per far vedere che cera ed è giusto che parli lui.
IMPEGNO - Abbiamo fatto due errori sui primi due gol, ma abbiamo cercato di reagire. La partita si è messa come volevano loro. Sono pericolosi per qualsiasi difesa.
LA NOSTRA DOMANDA - COSA MI RIMPROVERO e Cosa non Rifarei? - Di cose che posso far meglio ce ne sono state e ne ho parlato con il presidente. La parte finale è stata connotata dalle situazioni che hanno influito sul campo, ci sono da considerare tante situazioni. Non mi sono mai tirato indietro e non lo farò. Le cose che non vanno ce le diciamo in casa così come diremo da cosa ripartire per non azzerare tutto e sarà normale non ripetere gli errori.
CREDIBILITÀ - Se ho sentito il presidente? Quando arrivo qui non metto mano al telefono e vengo a fare le file per parlare in tv. Di solito passa negli spogliatoi, stasera non l'ho sentito. L'avevo sentito prima. Lo dicevo quando i giudizi erano troppo gonfiati su di me, credo di aver messo tutto a disposizione del gruppo. Nella seconda parte della stagione ha pesato soprattutto l'assenza dei giocatori che ci sono mancati tutti insieme e li c'è stato il momento più difficile. Giudichiamo Rocchi che ha dato tutto, ma quando ho perso gli attaccanti non riuscivo a trovare una soluzione.
COSA PENSA MORATTI - So cosa pensa il presidente del futuro dell'Inter. So cosa mi ha detto in questi giorni. Per me è sovrano, conta la sua parola e va fatta qualsiasi domanda a lui in questo senso.
GIOCATORI NON DA INTER - I giudizi non vanno cambiati in base a stasera. Le idee la società ce le ha chiare. Andranno prese decisioni difficili. C'è un dato innegabile che è quello numerico. La rosa dell'Inter senza l'Europa non sarà formata da tantissimi giocatori.
ALLENATORE DA UNDER21 - Io mi vedo sulla panchina dell'Inter, non so chi ha detto questa cosa. Sacchi sa cosa penso. Se ci ha pensato anche stavolta a me lo ringrazio, ma non me l'ha detto. Mi piace allenare la squadra ogni giorno. Vivo di campo ed è la stessa cosa che pensava lui al suo tempo e allora gli ho chiesto cosa me lo ha chiesto a fare (sorride.ndr).
SPADA DI DAMOCLE - Ho voglia e forza di far bene. Tante critiche ricevute, alcune giuste, altre no. Siamo rimasti sempre uniti c'è sempre stato un impegno da parte nostra. I ragazzi volevano invertire il giudizio negativo su di loro. Abbiamo cercato di dare soddisfazioni ai nostri tifosi e sogno di fare meglio, io ci credo. C'è scetticismo rabbia ed è giusto così. Lo so dal Vaslui che chi allena l'Inter ha la spada di Damocle sulla testa, ma sa che ho la forza di reggere la pressione altrimenti il presidente non mi avrebbe affidato la sua squadra.
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