Una sofferenza, ma alla fine gli uomini di Stramaccioni ce l'hanno fatta. E' proprio il tecnico romano a parlare ai microfoni di Sky: “Bene bene? Secondo me bene due cose: la prima l'approccio alla partita dell'Inter che era una cosa su cui avevamo lavorato tanto, abbiamo approcciato meglio del Milan. Parlo dell'atteggiamento dei primi minuti. L'Inter è entrata in campo con un'aggressività e una rabbia non vista spesso; il secondo “bene” siamo stati 45 minuti in inferiorità numerica e non gli abbiamo concesso il palleggio stretto al limite dell'area, li abbiamo mandati sempre sull'esterno e sono stati costretti a crossare. Queste sono le due cose che mi sono piaciute della mia Inter, ho visto il carattere di una squadra importante perchè era difficile per tanti motivi. La classifica la lascio perdere, la cosa più importante è la crescita mentale e organizzativa. L'aver concesso cosi poco in inferiorità numerica è un segnale di una forza mentale e una organizzazione. Poi è normale aver sofferto in undici contro dieci. Nel calcio di oggi è tantissimo un uomo in meno. Le parole di Allegri? Non ho capito onestamente, dai parliamo di calcio. Io credo che l'arbitro abbia arbitrato una partita difficile, l'ha fatto al meglio delle sue facoltà, io ho sbagliato perdendo la pazienza su un fallo. Poi gli ho chiesto scusa, perdonatemi qualche peccato di gioventù da serie A. Come possiamo crescere ancora? Dobbiamo migliorare la continuità nel fare la partita, che in questo momento è il più grande difetto che ravvedo. Adesso ho la sensazione che abbiamo una squadra che può far male se sbagli, siamo corti e organizzati. Manca solo la continuità, perchè a un certo punto il Milan ci ha fatto ballare da destra a sinistra. L'espulsione ci ha condizionato. Il palcoscenico stasera è per i calciatori e non per me io potevo fare poco. L'unica cosa che ci è riuscita meno è stata innescare Coutinho che è stato chiuso nella morsa dei loro quattro centrali. L'atteggiamento della difesa era di scivolare sempre e non dare 20 metri agli attaccanti rossoneri. Al limite dell'area perdono molto della loro pericolosità gli attaccanti milanisti. Mi sono arrabbiato quando Juan ha perso palla perchè ci poteva fare molto male. Ricordo Mazzone nell'esultanza? No dai Mazzone no, almeno per la silhouette. Io nuovo Mou? Non è vero, una cosa mi ha detto il Presidente e che mi può fare piacere è che sono un grande lavoratore sul campo. Io non sono nessuno rispetto a lui. Lo penso davvero. L'esultanza? Dopo Inter-Siena la curva mi ha tributato uno striscione che non pensavo di meritare e quindi li ho voluti ripagare cosi. Loro ci hanno sostenuto dopo la sconfitta col Siena, perciò la dedico anche a loro questa vittoria. Se giustificherò mai una sconfitta attaccandomi all'arbitro? Mah, il giocatore lo hanno espulso a noi. Domani inizio il mio corso a Coverciano e il diktat è grande rispetto per l'operato dell'arbitro. Lasciamo perdere. Se volete un commento da me sull'arbitro che ha danneggiato il Milan è troppo. L'arbitro secondo me ha arbitrato un derby difficile. Ha visto l'espulsione, è stato cosi. L'espulsione ti penalizza tantissimo. Alle volte meglio una svista che ti provoca un rigore o un gol. Avessimo preso gol avremmo fatto molto fatica. Addirittura dire che l'Inter è stata favorita è oggettivamente una forzatura.
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Strama: “Abbiamo giocato da grandi. Inter favorita secondo Allegri? Lasciamo stare…”
Una sofferenza, ma alla fine gli uomini di Stramaccioni ce l’hanno fatta. E’ proprio il tecnico romano a parlare ai microfoni di Sky: “Bene bene? Secondo me bene due cose: la prima l’approccio alla partita dell’Inter che...
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