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Stramaccioni: ottime idee e buona la prima, aspettando Sneijder

E’ bastata una partita per far vedere le idee del nuovo allenatore dell’Inter. Certo cinque giorni di allenamento sono pochi per incidere, ma se il buongiorno si vede dal mattino la strada è quella giusta. il nuovo tecnico ha inoltre...

Riccardo Fusato

E' bastata una partita per far vedere le idee del nuovo allenatore dell'Inter. Certo cinque giorni di allenamento sono pochi per incidere, ma se il buongiorno si vede dal mattino la strada è quella giusta. il nuovo tecnico ha inoltre cercato di puntare sull'aspetto difensivo, anche se la partita con il Genoa non ha dato segnali molto confortanti, ma va anche detto che su 4 gol 3 sono arrivati su rigore.

Stramaccioni, per curare quest'ultimo aspetto, ha abbandonato, per il momento, il suo credo tattico che prevede la spinta costante dei due laterali e la libertà di inserimento dei centrali.

Ecco il motivo per il quale domenica  è stato più Zanetti ad occuparsi della fase offensiva, che di Chivu, impegnato più ad obblighi ci copertura alle spalle del duo Cambiasso/Forlan.

Quanto al centrale davanti alla difesa, ovvero Stankovic, Stramaccioni gli chiede in genere due fasi: arretrare fino alla linea della difesa quando i due centrali si allargano per compensare alle discese dei due laterali; avanzare in percussione centrale fino ad andare al tiro, accompagnato dai movimenti dei due interni e dai tagli dei due attaccanti esterni.

Contro il Genoa il serbo ha tirato in porta poche volte, ma il pensiero del tecnico è quello che dovrebbe provarci più volte nel corso di una partita e questo succederà quando la squadra nel suo insieme avrà trovato quegli automatismi che gli consentano di essere più equilibrata a livello difensivo.

Ma quello che ancora si deve vedere del calcio di Stramaccioni è anche (soprattutto?) il 4-3-1-2 (o 4-3-2-1: dipende dai movimenti della seconda punta) che la sua Primavera ha interpretato con successo. Succederà quando tornerà a disposizione Sneijder, l’uomo a cui il tecnico dà libertà di muoversi su tutto il fronte offensivo, alle spalle di una punta centrale