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Vecchi: “Gabigol? Cose buone, ma non è facile giocare nell’Inter. La squadra…”

L'allenatore dell'Inter ha parlato nella sala stampa del Meazza dopo la partita contro il Sassuolo

Eva A. Provenzano

Per la seconda volta è stato chiamato a metterci una pezza. Prima lo hanno chiamato a fare da traghettatore dopo l'esonero di de Boer, ha lasciato poi la panchina a Pioli e quando l'Inter ha esonerato anche lui, ancora una volta è stato chiamato in causa Stefano Vecchi. Il tecnico della Primavera ha parlato dopo il secondo esordio in stagione sulla panchina dei "grandi" e a fine partita si è fermato nella sala stampa del Meazzaper rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Ci siamo anche noi di FCINTER1908.IT e vi riportiamo le sue parole:

-Ieri diceva che se qualcuno continua con questo andazzo deve stare fuori. Sorprese nei titolari nelle prossime partite? E' difficile di più di quanto si aspettasse a livello psicologico.

Non so. Sinceramente non mi voglio fare influenzare dal risultato in questo momento, la prestazione mi piacerebbe valutarla più tecnicamente. Abbiamo provato a fare qualcosa, abbiamo giocato abbastanza bene nella prima mezz'ora, purtroppo ci è costato il nostro errore grossolano sul gol della prima azione loro, entriamo in campo e stiamo per pareggiare, sbagliamo e ci segnano loro su situazione dubbia. Quindi diciamo che la negatività ce la portiamo addosso. La squadra ha comunque provato a lottare fino all'ultimo e il Sassuolo sta facendo bene. Noi siamo una squadra in convalescenza e non è facile venire fuori da queste situazioni. Oggi non abbiamo avuto episodi a nostro favore, ci sono stati episodi negativi dovuti ai nostri errori anche per la bravura degli avversari. 

-FCINTER1908.IT - Lavora spesso con i giovani. Che pensa di Gabigol? 

E' entrato in campo con la voglia di fare, ha fatto vedere delle cose buone ed è un giocatore che può esprime qualità e può avere un futuro davanti. Però oggi si è visto in campo anche Eder, è entrato e ha fatto gol, ha creato situazioni pericolose. La dimostrazione è che in organico come quello dell'Inter c'è competitività e non è facile giocare perché ci sono una serie di giocatori importanti. Sembra strano dirlo dopo una serie di sconfitte, ma la realtà dei fatti è questa. 

-Ha pensato di non metterlo con 40mila persone che lo chiamavano?

Ho rischiato di non metterlo perché c'era Andreolli che aveva i crampi e per questo avevo chiamato Santon a scaldarsi, poi Di Francesco ha messo un difensore e ho mandato in campo Gabigol. Ho fatto un cambio dal punto di vista tattico che comunque ci ha permesso di giocare la partita in maniera offensiva. 

-Reagire agli eventi serve per una squadra come l'Inter, vede questa mancanza? 

Si è vista la delusione quando abbiamo incassato il secondo gol, in un ambiente difficile la squadra hja crercato di fare la partita e ha avuto anche una reazione, non ha mollato completamente, siamo l'Inter e queste fare le devi fare per vincere. Serve qualcosa dal punto di vista degli episodi, un gol che entra anche col tiro sbagliato. La squadra fino alla fine ci ha provato. 

(Fonte: FCINTER1908.IT, dal Meazza Eva A. Provenzano)