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Vidal-Inter, una sola via per il prestito: rompere col Barça. Marotta attende, svolta entro il 31?

Continuano le mosse di avvicinamento tra l'Inter e il centrocampista blaugrana. Gli spagnoli chiedono un obbligo di riscatto a 20 milioni

Andrea Della Sala

L'ultima partita in emergenza, poi Conte dovrebbe recuperare qualche pedina e avere anche qualche rinforzo per la sua Inter. Sensi, Barella e Sanchez a gennaio dovrebbero rientrare e la dirigenza nerazzurra si sta muovendo sul mercato per accontentare il tecnico nerazzurro. Il primo nome sulla lista dell'Inter è Arturo Vidal.

"Il mercato invernale si apre il 2 gennaio e si chiude il 31, ma discussioni e riflessioni sono partite da un po’. Antonio Conte reputa il cileno, per profilo, esperienza, caratteristiche e facilità di adattamento al suo calcio, l’innesto che sarebbe più decisivo nell’immediato. Vidal considera il suo impiego e il suo ruolo nel Barcellona non soddisfacente. Messa così, ci sarebbero tutti gli ingredienti per un nuovo matrimonio. Ma poi c’è il denaro, ci sono i contratti, ci sono i bilanci, e spuntano possibili ostacoli su entrambi i fronti societari", spiega La Gazzetta dello Sport.

"L’Inter in queste settimane ha riportato il dossier Vidal in cima alla pila, forte anche dei segnali di “rottura” che Re Artù mandava nei confronti del tecnico dei catalani Valverde. La volontà dei nerazzurri, però, è quella di chiudere l’affare in prestito secco: sei mesi in cui valutare l’impatto attuale di Vidal sul gruppo e sul campionato, senza fare investimenti importanti su un giocatore che a giugno avrà 33 anni. Il Barcellona, dal canto suo, può considerare cedibile il centrocampista solo per iniziare e mettere una pezza al buco di bilancio in ottica Financial Fair Play: servono 150 milioni entro fine giugno per stare dentro ai paletti Uefa. La richiesta è di 20 milioni: meglio se subito, ma ai catalani andrebbe bene anche un obbligo di riscatto".

"Queste le posizioni iniziali della trattativa, piuttosto lontane. In mezzo c’è la cresta di Vidal, che ormai ha rapporti minimi con il tecnico, ma che invece continua ad avere un buon feeling con la dirigenza e anche con l’ambiente. Per questo la “rottura” al momento non è ancora totale: ha dato mandato al suo agente Fernando Felicevich di esplorare i margini per pensare a un futuro altrove, ma non vuole ancora puntare i piedi e comportarsi “alla Lukaku”, che in estate disertò gli allenamenti per forzare la cessione. Questo ovviamente aiuterebbe non poco Marotta e Ausilio a trattare con Bartomeu da una posizione di forza. Prima però Arturo vorrebbe un’apertura dell’Inter a qualcosa in più di un prestito secco gratuito, un passo che aumenterebbe le possibilità dell’affare di andare in porto e che lo tutelerebbe anche personalmente. Oggi il cileno è fra i convocati per la gara con l’Alaves, ma un’evoluzione della situazione potrebbe arrivare presto. Magari con un’offerta interista di prestito oneroso, o con un riscatto condizionato a risultati e prestazioni non scontate. Oggi si stringono i denti in campo, da domani si pensa a come far arrivare la cavalleria", aggiunge il quotidiano.

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