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Wanda: “Inter, non è un divorzio. Icardi ancora innamorato dei tifosi. Sul rapporto con Brozovic e Perisic…”

Wanda Nara parla in esclusiva ai microfoni del Corriere della Sera

Alessandro De Felice

Tutta la verità di Wanda Nara. A quattro giorni dal passaggio di Mauro Icardi dall'Inter al Paris Saint-Germain, la moglie e agente dell'argentino ha raccontato tutto al Corriere della Sera: "Se si tratta di un addio? Non è un divorzio. Mauro e l’Inter sono come fidanzati che si prendono una pausa di riflessione".

Sulla scelta di andare al PSG: "Al Psg non si poteva dire no: ha tutto per vincere, è un top club, pieno di stelle, Mauro è onorato di farne parte: un sogno. Parigi è stupenda. A fine stagione sceglieremo ciò che sarà meglio: io lavoro per lui, poi le scelte sono sue. Come l'ho convinto? Sono la moglie, non solo la procuratrice: lo conosco. Sapevo avrebbe detto sì. La scelta del Psg viene dopo un anno di polemiche e tensioni, l’ha fatta anche per dare un po’ di tranquillità ai figli e alla famiglia. Se fosse rimasto sarebbe stato sempre un caso".

Wanda parla anche del rapporto con l'Inter: "Perché si è deteriorato? Per tanti malintesi, ma la voglia di giocare nell’Inter e l’amore dei tifosi resta. In ogni relazione ci sono momenti di crisi. Alla fine ci lasciamo con un rapporto ricucito, senza nessun tradimento. L’Inter aveva la necessità di vendere Icardi. Da capitano Mauro non avrebbe mai lasciato il club. È stata una strategia per cederlo".

Il motivo per il quale gli è stato tolta la fascia nella passata stagione: "Per venderlo, così gli è stato detto. Lo scorso gennaio aveva rifiutato il trasferimento a un’altra squadra. E lui ha risposto: “Io sono il capitano e questa squadra non la lascio”. Lì i rapporti si sono incrinati avevano un’altra idea".

Poi la partenza per Vienna e il rifiuto di Icardi: "Non è andata così. Stava già giocando con un dolore al ginocchio. Quando gli hanno tolto la fascia lui ha detto: “Per giocare non serve solo il corpo, ma soprattutto l’anima. E quella al momento mi si è rotta”. L’Inter sapeva che Mauro era già andato tre volte a Barcellona per curarsi". L'intervento di Moratti: "Tutti stavano bastonando Mauro, Moratti è uscito con una dichiarazione per difenderlo: un grande uomo. Le sue parole sono state ossigeno quando stavo soffocando".

Da 29 gol al primo anno con Spalletti al mercato: "Perché? Questione di conti della società. Forse in quel mercato si poteva vendere solo Icardi".

Sulle dichiarazioni a Tiki Taka: "L’Inter sapeva tutto. Non dovevano darmi il permesso, non ho un contratto con loro. Ridirei tutto sì, non ho mai parlato con cattiveria o per ferire. Dico sempre la verità, dice bugie chi è senza coraggio. Continuerò con Tiki Taka, Mediaset è una famiglia".

Sui rapporti con Perisic e Brozovic: "È stato gonfiato tutto. I rapporti sono sempre stati cordiali, uno è il mio vicino".

Wanda crede di essere discriminata perché donna? Ecco la sua risposta: "No, no. Però sono una figura che non esiste: moglie e agente. Sentire parlare di calcio una donna è strano. Ma le società mi hanno sempre trattato con rispetto. Non mi piace parlare di sessismo o razzismo: il problema ce l’ha chi dice certe cose, non io. Chi mi ha delusa di più? Chi ha provato a mettere i tifosi contro Mauro e chi parlava a nome mio senza conoscermi. Non mi deludono le scelte di un club, quelle sono fatte per i conti".

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