editoriale

Azzardo Inter

Forse è troppo presto per esprimere un qualsiasi sentimento di preoccupazione. Si sa, in tempi di calciomercato le voci corrono e gli animi si agitano per scambi e acquisti che vengono regolarmente smentiti il giorno seguente. Eppure sembra che...

Sabine Bertagna

Forse è troppo presto per esprimere un qualsiasi sentimento di preoccupazione. Si sa, in tempi di calciomercato le voci corrono e gli animi si agitano per scambi e acquisti che vengono regolarmente smentiti il giorno seguente. Eppure sembra che nei piani nerazzurri manchi un piano mirato. Un disegno delineato in stile chirurgicamente muorinhiano. Un obiettivo. Balotelli e Maicon verranno ceduti? E al loro posto chi arriverà? Quali sono i sostituti papabili sul mercato? Mascherano, Sculli, Forlan... un mix di nomi e l'impressione che non si sappia bene come muoversi. Chi vendere e chi comprare. Anche in vista dell'ormai noto fair play finanziario l'attuale approccio al mercato sembra (speriamo ovviamente che questa sia solo un'impressione) quello dell'attesa. Vediamo quello che si muove e decidiamo di conseguenza. La rosa nerazzurra ha alcune possibilità di azione in questo senso. Promuovere il cambio generazionale e aprire le porte ai giovani (in queste prime amichevoli i segnali sono stati più che positivi). Decidere chi vendere e con chi sostituirlo. In mezzo ci sono i procuratori, le società che tirano al rialzo, i giocatori che fanno i capricci. Ma dovendo scegliere, se proprio dobbiamo vendere due pezzi grossi come Mario e Douglas, forse sarebbe il caso di non darli via insieme. E nel caso in cui il problema fosse fare cassa non sarebbe il caso di orientarsi sulla cessione di giocatori che meno possono dare a questa squadra (Mancini per esempio)? Il mercato rischia di trasformare le fattezze e le sicurezze di una società. Forse è troppo presto per esprimere perplessità. Forse...