Portare gente allo stadio è sempre più difficile e il calo di spettatori è ormai generalizzato. Nonostante l’Inter tenga sulla quota abbonati, il calo dei nerazzurri è stato contenuto rispetto ad esempio al Milan che ha avuto un corllo verticale, è ormai consuetudine, salvo le gare di cartello, vedere S.Siro mezzo vuoto.Per questa campagna abbonamenti l’Inter cerca di invogliare con delle agevolazioni. La campagna lanciata giovedì scorso dai nerazzurri regala ai tifosi la bellezza di 5 partite, alle quali si potrà assistere senza dover acquistare un altro biglietto: il primo turno di Coppa Italia, il playoff di ammissione al girone di Europa League e in caso di qualificazione, l’intero girone a 4 (3 partite) che precede la fase a eliminazione diretta. Per quanto riguarda i prezzi, non ci sono grosse novità e il posto base, il secondo anello verde, costa sempre 220 euro, poco più di 11 a partita. Poi il solito valzer di riduzioni con un’importante estensione di questa possibilità fino ai 18 anni di età (in precedenza era fino ai 14 anni) oltre a quella prevista per Over 65 e donne. C’è una curiosa eccezione, però, che ha fatto arrabbiare qualche tifosa nerazzurra: in due settori dello stadio, il primo anello verde e blu la riduzione (da 380 a 250 euro) è stata confermata per gli Over 65 ed estesa agli Under 18, ma esclusa per le donne. Quindi, una tifosa nerazzurra che abbia tra i 19 e i 64 anni per confermare il proprio posto in uno di quei due settori dovrà spendere non più 220 ma 380 euro.
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