Daniele Boaglio, agente di Gago Schelotto, ha chiuso ogni spiraglio ad una cessione del suo assistito ai microfoni di Tmw: "Il calciatore è sereno, ha sempre sognato questa avventura. Lui prova a fare sempre del suo meglio, ma il momento della squadra non è dei più rosei".
in evidenza
Ag.Schelotto: “Addio? Ma se l’hanno trattato un mese e mezzo! Ora…”
Daniele Boaglio, agente di Gago Schelotto, ha chiuso ogni spiraglio ad una cessione del suo assistito ai microfoni di Tmw: “Il calciatore è sereno, ha sempre sognato questa avventura. Lui prova a fare sempre del suo meglio, ma il momento...
C'è già chi parla di addio in estate...
"Per fortuna il ragazzo non legge i giornali. Non c'è alcuna problematica con l'Inter, ha un contratto fino al 2017. Per ora è concentrato solo sul campo, eventuali chiacchiere col club le faremo a fine stagione. Abbiamo trattato il suo trasferimento dall'Atalanta all'Inter per un mese e mezzo e ora Ezequiel non pensa certo ad andare via".
A proposito della trattativa di gennaio. Mai pensato di non riuscire a definire il trasferimento?
"Sinceramente no. Io e Beppe Bozzo (intermediario dell'operazione, ndr) ci saremo sentiti in un mese e mezzo più di 100 volte e non abbiamo mai pensato che l'affare non andasse a buon fine".
Da cosa nasceva questa convinzione?
"Dalla volontà dell'Inter di acquistare Schelotto. Eravamo sicuri che l'operazione si sarebbe conclusa a fine mercato e così è stato. Rientrava nel gioco delle parti, si doveva trovare un accordo soddisfacente per entrambe le società e così è stato".
Dall'Atalanta all'Inter. Cosa è cambiato per Schelotto?
"E' cambiato che è passato da un club medio-piccolo a uno dei tre più importanti d'Italia. All'Inter è tutto diverso, c'è una gestione differente - più aziendale - dei giocatori rispetto a quella che c'era all'Atalanta. Ora sta assimilando queste grandi differenze".
Schelotto è all'Inter da circa tre mesi. Si rimprovera qualcosa?
"Lui è arrivato all'Inter dopo un mese e mezzo che non giocava. Ha iniziato la sua avventura in nerazzurro giocando col Siena, poi sono arrivate due partite prima del derby in cui è andato a segno. Successivamente, c'è stata la partita col Bologna in cui è sceso in campo, nonostante la febbre. Una presenza forzata, non giocò bene per quel motivo. Inoltre, quella presenza rallentò non poco anche il suo recupero dopo il periodo forzato di inattività a gennaio".
Mancata preparazione alla base della stagione altalenante?
"Assolutamente. Ezequiel fisicamente non è al top, deve abituarsi a dei ritmi totalmente diversi. Prima giocava stabilmente tutte le domeniche, ora può giocare più volte in una settimana o, magari, restare in panchina la domenica visto che l'Inter ha una rosa più ampia. Gli manca l'abitudine a non giocare. E' un calciatore che fa della forza fisica il suo punto di forza. Quando si abituerà del tutto a questi nuovi scenari e crescerà anche la condizione fisica le sue prestazioni miglioreranno e si rivedrà lo Schelotto che conosciamo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA