Eto'o, venderlo o non venderlo? Questo è il problema della società interista. I tifosi nerazzurri una risposta a quella domanda ce l'hanno già, ma possono solo aspettare per vedere come la storia finisce.
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Alberto Brandi: “Ci sono due motivi per vendere Eto’o, ma…”
Eto’o, venderlo o non venderlo? Questo è il problema della società interista. I tifosi nerazzurri una risposta a quella domanda ce l’hanno già, ma possono solo aspettare per vedere come la storia finisce. Alberto Brandi, noto...
Alberto Brandi, noto giornalista di sportmediaset, nonché conduttore di controcampo (programma che da quest'anno riparte in seconda serata su italia uno con l'inizio del campionato) nel blog del sito parla del caso che sta tenendo gli interisti attaccati alle notizie di mercato.
BILANCIO - "La cessione ai russi del camerunese sarebbe un segno importante sul bilancio. Una plusvalenza di una quindicina di milioni per un giocatore trentenne è una conquista di questi tempi. Discorso analogo per l’alleggerimento del monte ingaggi senza i 10 netti a stagione che guadagna l'attaccante", scrive Brandi.
TECNICA - Il giocatore avrebbe espresso il desiderio di giocare al centro dell'attacco di Gasperini che si trova davanti ad un problema tattico. Ma "a naso, è difficile trovare sul mercato un affare come quello di due anni fa, quando Ibra finì al Barcellona. Tevez non vale Eto’o e guadagna quasi quanto lui. Per gli altri big al suo livello bisognerebbe mettere sul piatto cifre importanti. Avrebbe senso?", aggiunge il giornalista.
CONCLUSIONI - Così si chiude il ragionamento del conduttore tv: "Due ragioni su tre spingono verso la cessione: quella economica e quella della posizione in campo e sono quelle che incidono meno sui risultati, quelli che Eto'o ha garantito, senza soste, per 2 stagioni".
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