Intervistato a Inter Channel alla vigilia della sfida contro il Chievo, Marco Andreolli ha affrontato tanti argomenti.
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Andreolli: “Il Chievo gioca col coltello tra i denti. Per portare a casa i tre punti…”
Intervistato a Inter Channel alla vigilia della sfida contro il Chievo, Marco Andreolli ha affrontato tanti argomenti. Queste le sue parole: -Cosa vuol dire per il Chievo giocare big match? E’ una trasferta difficile in un campo difficile...
Queste le sue parole:
-Cosa vuol dire per il Chievo giocare big match?
E' una trasferta difficile in un campo difficile contro una squadra sempre difficile da affrontare perché si difende bene e mette in campo grande determinazione, voglia e cuore. Tutte le squadre contro di noi danno sempre qualcosa in più. Sarà una gara impegnativa, la stiamo preparando al meglio, ci vuole tanta concentrazione per portare a casa i tre punti.
-Campedelli cosa pensa di queste sfide?
Per una squadra che deve salvarsi come il Chievo, come è stato negli ultimi anni, tutte le partite sono importanti, ci si gioca tanto. Le sfide in casa sono fondamentali, come quelle contro le grandi. Sono quelle dove respiri grande evento e grande calcio e quindi sei più invogliato a dare di più. Lui è il presidente e da interista ci teneva a fare sempre bella figura. Troveremo una squadra attenta e cattiva, sarà una gara difficile.
-Il Chievo viene da diversi risultati positivi...
Ogni partita - ripeto - la giocano col coltello tra i denti, vengono da risultati positivi, forse meglio incontrare una squadra che non ha l'acqua alla gola, ma tutte le partite sono difficili, dobbiamo andare lì con tanta rabbia e voglia per portare a casa i tre punti.
-Tanti complimenti per te in questa settimana...
Gli attestati di stima fanno piacere, ma io voglio che questo gruppo cresca il prima possibile, sono contento della buona prova di giovedì in una gara che poteva sembrare già scontata. Abbiamo dato dimostrazione del fatto che il gruppo c'è, ci siamo tutti e tutti lavoriamo al meglio. Tutti vogliamo crescere e far crescere il gruppo, questa la cosa più importante e da qui dobbiamo ripartire e lavorare.
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