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Biasin: “Abbiamo assistito alla “morte sportiva” dell’Inter. Moratti s’è pentito?”

All’interno del suo editoriale per Tmw, Fabrizio Biasin ha ripercorso la frenetica giornata di ieri: “Abbiamo visto giocatori svuotare armadietti, dirigenti fare affari, rimangiarsi la parola, tornare indietro. Abbiamo...

Daniele Vitiello

All'interno del suo editoriale per Tmw, Fabrizio Biasin ha ripercorso la frenetica giornata di ieri: "Abbiamo visto giocatori svuotare armadietti, dirigenti fare affari, rimangiarsi la parola, tornare indietro. Abbiamo "osservato" un presidente che a migliaia di chilometri di distanza prima ha detto "facciamolo", poi se l'è fatta sotto perché ha annusato la rabbia della gente semplicemente dando un'occhiata ai social network più famosi (e anche a quelli meno famosi). Abbiamo ascoltato le dichiarazioni dell'ex presidente Moratti che invitava l'amico Erick a venire presto in Italia; lui che qualche tempo fa aveva detto: "Lascio l'Inter in buone mani". Abbiamo, in definitiva, assistito alla "morte sportiva" dell'Inter, una società gloriosa che oggi è retta solo dai suoi tifosi, gli unici abbastanza lucidi per capire che qualcosa non va. Gli stessi si sono fatti promotori di un messaggio totalmente condivisibile: "Fate chiarezza altrimenti ci incazziamo come bisce". Oggi si bissa con la conclusione della trattativa e il contentino del conguaglio: una vittoria di Pirro, se a Giacarta sanno chi era.Solo che al momento è impossibile "fare chiarezza", semplicemente perché "fare chiarezza" significherebbe dire la verità. E dire la verità, a volte, fa paura. C'è chi dice "è tutta colpa di Moratti", chi "l'indonesiano ha già rotto le balle". In concreto sappiamo che ognuno s'è fatto o si sta facendo gli affaracci suoi. Moratti aveva bisogno di coprire una voragine. L'ha fatto e ha stretto la mano a un presunto magnate fino a quel momento sconosciuto ai più. S'è fidato e ora, forse, s'è già pentito. Thohir vuol fare le cose con calma ma di calcio non sa niente, soprattutto di calcio italiano. Lo invitiamo ad assistere a un assemblea di Lega, a una riunione di quelle piene di capoccioni che si spartiscono i quattrini dei diritti tv. Capirebbe che fare affari col calcio è impossibile, soprattutto se gestisci un club che non ha tempo di aspettare, che al coretto "chi non salta lossonelo è" sorride la prima volta, ma la seconda smette e pretende fatti. ".

Intanto nel fine settimana si rivedrà Thohir:  Crediamo che anche a distanza abbia capito che qualcosa non va, che il suo piano illuminato probabilmente è già andato a farsi benedire. Dovrà trovare una soluzione, dovrà sorridere meno e fare più fatti, dovrà fare di tutto per accaparrarsi Hernanes (i contatti con la Lazio sono in aumento), dovrà curare una ferita bestiale inflitta all'immagine dell'Inter: una società che merita rispetto orca miseria".