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Cambiasso: “I ko? Non per cali di attenzione. Juve? Vi ricordo che…”

Il racconto di Esteban Cambiasso durante la “Prima Serata” di Inter Channel prosegue parlando di campo e di un possibile calo di concentrazione alla base di alcune sconfitte dell’Inter contro le piccole. “Non credo sia...

Daniele Mari

Il racconto di Esteban Cambiasso durante la "Prima Serata" di Inter Channel prosegue parlando di campo e di un possibile calo di concentrazione alla base di alcune sconfitte dell'Inter contro le piccole.

"Non credo sia questione di concentrazione, piuttosto di propensione tattica della squadra - spiega il Cuchu - ma ci sarebbe da analizzare partita per partita. È stato un po' un nostro limite, sicuramente c'è da migliorare, ma non parlerei di cali di concentrazione perchè altrimenti dovremmo parlare anche di altri non legati al campionato, mentre l'attenzione c'è sempre stata anche in Coppa Italia o nei preliminari di Europa League".

Una clip sulla prima gara ufficiale con l'Inter, riporta alla memoria di Cambiasso il match tra Basilea e Inter (11 agosto 2004): "Una partita che contava tanto, sappiamo tutti che cosa voglia dire un preliminare di Champions per l'andamento di una stagione, e giocare subito partite così è tosto"

Dall'Inter alla Juventus: Ciro chiede al Cuchu una propria chiave di lettura sui motivi che hanno permesso ai bianconeri tornata a vincere: "Non dimenticherei che la Juventus l'anno scorso non era per nessuno la squadra che avrebbe vinto il campionato. Da ottobre fino a dicembre, si parlava del Milan. Pian piano i bianconeri hanno creduto nel proprio lavoro, si sono trovati anche con delle situazioni favorevoli che li hanno permesso di vincere. Un vantaggio il non giocare le Coppe e allenarsi un'intera settimana per una sola partita? Hanno lavorato bene, quanti giorni, di più o di meno, non credo sia così determinante. Credo fossero in una fase più di formazione di squadra e giocare una volta alla settimana per loro è stato buono. Per una squadra come l'Inter, invece, dico che la nostra è una squadra abituata a quei ritmi: noi siamo più abituati a giocare che ad allenarci, magari per noi non sarebbe un beneficio".