Pierluigi Collina, intervenuto ieri a Londra nell’ambito dei seminari Leaders in Football, ha lanciato una sorta di appello per salvare gli arbitri, a suo dire una sorta di specie protetta. Collina ha detto: «Se massacrate gli arbitri ogni settimana, finiremo senza. Abbiamo bisogno di anni per costruirli, ma basta un secondo per "ucciderli". È importante proteggerli: gli arbitri non si comprano al supermercato, non si trovano agli angoli delle strade». Secondo Collina le regole vanno adeguate: «Le regole sono aggiornate di continuo e chi dirige una gara deve stare al passo. Ma non basta: il gioco ora è più veloce rispetto a 20/30 anni fa. Oggi l’arbitro è diventato un atleta che non lascia niente al caso. Per saper anticipare le situazioni, bisogna conoscere le tattiche, le caratteristiche dei giocatori e le statistiche». La tecnologia, per l'ex fischietto d'oro del calcio mondiale, non sarà necessaria. «Moviola in campo? Credo che la migliore soluzione sia quella dei giudici di porta anche sul problema del gol fantasma. Non solo, gli spintoni in area, i falli o le simulazioni sono nettamente diminuite da quando abbiamo introdotto questa formula. Ma ci vuole pazienza». Infine, parlando del calcioscommesse e del problema del razzismo negli stadi Collina ha detto: «Intanto non riguardano gli arbitri, ma altre persone che operano alle spalle del calcio. Dobbiamo fare di tutto per mantenere la credibilità ad alti livelli, altrimenti rischiamo di andare tutti a pesca. Il razzismo? Quando l’Uefa ha inaugurato la campagna sul rispetto, mirava proprio a questo: è inaccettabile che possa esserci in uno sport una manifestazione di razzismo. Se sono necessarie misure drastiche ben vengano».
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Collina: «Basta massacrare gli arbitri! Proteggiamoli»
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