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Cori razzisti, i precedenti erano due. Stavolta è toccato alla Nord. E ora…

I precedenti c’erano e certo non c’era da aspettarsi qualche tipo di ‘grazia’ dal giudice Tosel. In poche settimane, nel campionato italiano ci sono già state tre curve chiuse. La Federcalcio ha deciso di andarci giù...

Eva A. Provenzano

I precedenti c'erano e certo non c'era da aspettarsi qualche tipo di 'grazia' dal giudice Tosel. In poche settimane, nel campionato italiano ci sono già state tre curve chiuse. La Federcalcio ha deciso di andarci giù pesante contro il razzismo e allora pure la Curva Nord sarà squalificata per un turno dopo i cori razzisti nei confronti dei giocatori di colore juventini e la società sarà costretta a pagare anche una multa di 15mila euro (anche per il laser verde puntato verso il campo nonostante più volte lo speaker ha chiesto che venisse evitato e uno striscione 'offensivo' contro Conte). 

PRECEDENTI IN STAGIONE - Era già successo due volte in questo inizio di stagione: alla Curva della Lazio per i cori che si erano sentiti nella gara contro la Juve in Supercoppa e ai tifosi della Roma per i cori riservati a Balotelli nella partita contro il Milan dello scorso campionato.

PENE INASPRITE - A giugno il Consiglio Federale ha modificato il codice di giustizia sportiva in merito e ha deciso di inasprire le sanzioni e se fino ad un anno fa fioccavano le multe per i cori razzisti quest'anno si passa direttamente alla chiusura dei settori del tifo organizzato. Per i casi più gravi sono previste anche la squalifica del campo, penalizzazioni in classifica o la sconfitta data a tavolino se non addirittura l'esclusione dal campionato. 

ZERO TOLLERANZA - Nella scorsa stagione l'Inter ha dovuto pagare 203 mila euro di multe e di queste 130 mila sono arrivate per buu razzisti. Da quest'anno a pagare non sarà solo la società, ma tutti i tifosi che appartengono ai settori dai quali i cori provengono. Tolleranza zero e forse è ora di metterselo in testa. Sarà così per tutti gli stadi italiani. Fino a prova contraria.