Dalle pagine del Corriere della Sera di oggi, Fabio Monti analizza i meriti di Stramaccioni dopo la vittoria di Torino: «Un fatto risulta evidente: Andrea Stramaccioni, confermando una notevole preparazione tattica, ha adattato il sistema di gioco al momento nerazzurro e ha ottenuto quanto ha voluto, i tre punti. Pur in assenza di controprova, la squadra di Torino difficilmente avrebbe perso il 2 settembre in casa con la Roma e il tecnico è stato abile a trasformare l’avventurismo di due settimane prima in rigore tattico. La svolta di Stramaccioni si è concretizzata in tre mosse: 1. ha scelto i due uomini più in forma come coppia centrale (Ranocchia e Juan Jesus), in attesa di recuperare Samuel e Silvestre, senza dimenticare l’importanza del ritorno di Handanovic; 2. ha potenziato il controllo delle corsie esterne, mandando in campo quattro terzini (Jonathan e Zanetti a destra; Nagatomo e Pereiraa sinistra); 3. è partito con un attaccante in meno, perché in questo momento la squadra non è in grado di sopportare un trio composto da Sneijder, Milito e Cassano. Con Palacio può essere diverso, ma l’argentino non era in condizione di giocare, per i problemi muscolari accusati in settimana».
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CorSera: «Stramaccioni tattico sopraffino. 3 mosse per…»
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