Di Marzio: “Inter, primi contatti con Sahin. Motta-Psg sì con 10 mln. Destro…”

Martedì prossimo a quest'ora, sarà tutto finito. Peccato. Perché le emozioni del mercato sono infinite, adrenalina pura. Si vive di sogni e indiscrezioni, voci da confermare, notizie da verificare, giocatori da seguire e inseguire. Prendete Maxi Lopez, l'argentino con la maglia virtuale del Milan. È arrivato a Milano lunedì mattina all'alba, ha firmato il contratto, si è chiuso in albergo aspettando la chiamata per andare a fare le visite mediche e il primo allenamento. La telefonata non è ancora arrivata, lui ha cambiato stanza perché la prima era troppo piccola, si è fatto portare un paio di scarpe da ginnastica per fare un po' di palestra. Nel frattempo il suo agente, Andrea D'Amico, incontrava Galliani e riceveva le rassicurazioni del caso. Le stesse date pero' a Tevez, perché il Milan non ha ancora mollato l'idea di prenderlo davvero. Uno o l'altro, in via Turati hanno fissato in venerdì il giorno della scadenza definitiva. Con il City si tratta con fax e mail, contatti continui, telefonini bollenti.

Si cerca il punto d'incontro, si studiano nuove soluzioni. Dal prestito secco fino a giugno e poi si vedrà, fino al prestito di un anno e mezzo (giugno 2013) per poi sedersi a trattare sul riscatto definitivo. Gli inglesi pero' pubblicamente si dichiarano scontenti dell'atteggiamento di Galliani, attaccano la condotta rossonera, si aspettano un'offerta accettabile, il messaggio arriva direttamente da Abu Dhabi, l'intrigo continua. Da Milano a Manchester, da Torino a Siviglia passando per Oporto. La Juve aspetta Caceres, l'uruguaiano ha vinto in volata su Guarin: l'accordo con gli spagnoli è stato verbalmente raggiunto (10 milioni circa tra prestito e obbligo: 1,5 più 8), servirà un ulteriore scambio di documenti da firmare per chiudere ciò che sulla parola è stato già definito. Poi, se tutto andrà bene, Martin Caceres s'imbarcherà per l'Italia, chissà come la prenderanno Guarin e i suoi agenti se contemporaneamente dovessero stringersi le mani con i dirigenti del Porto.

Conte aveva chiesto espressamente Caceres per la difesa e uno tra Nainggolan e Behrami per il centrocampo. Potrebbe essere accontentato. Con il Cagliari, sembrano esserci i margini per trovare un accordo, anche prima di giugno. Cellino vuole l'altra metà di Ekdal, la comproprietà di Marrone (che arriverebbe a giugno) e soldi, tutto può succedere. Sullo sfondo resta sempre Behrami: la Fiorentina non ne vuole sapere di cederlo, solo una forzatura del giocatore può cambiare la storia, l'offerta fatta dalla Juve è comunque tentatrice. L'Inter, intanto, riflette sul futuro di Thiago Motta: Moratti e Ranieri non vogliono cederlo, il suo contratto scade pero' nel 2013 e nessuna proposta di rinnovo gli è stata mai fatta.

Ecco perché il Psg può ancora sperare di strapparlo subito all'Inter, serve un'offerta convincente, almeno 10 milioni. Il suo eventuale sostituto non sarebbe comunque Kucka, in arrivo a prescindere (nello scambio con Muntari, diretto al Genoa fino a giugno) e destinato a coprire l'infortunio di Stankovic. Per l'eventuale eredità di Thiago Motta, l'Inter pensa concretamente a Sahin, cercato insistentemente ai tempi del Borussia Dortmund. I primi contatti con il Real sarebbero già partiti, si tenta la strada del prestito. Per giugno, poi, i nerazzurri rivorrebbero Destro, un amore mai finito: qui, la Juve pero' è in vantaggio, c'è un patto col Genoa per averlo a fine stagione, mentre lo scambio Boakie-Immobile ha subito una frenata.

E le altre ? Il Cagliari ha preso Pinilla e sta per ufficializzarlo, il Genoa chiuderà nelle prossime ore per Tozser del Genk che arriverà subito (per 1 milione) e non più a giugno, mentre sta saltando lo scambio Cerci-Constant. Il Palermo ha ceduto anche Cetto al Lille e tolto a sorpresa Acquah dal mercato, ecco perché poi il il Parma ha chiuso per il ritorno di Mariga. Altri appunti sparsi: Genoa e Cesena parlano di Ze Eduardo, l'Udinese vicina al francese Raspentino del Nantes, il Piacenza che cede in A due gioielli, Marchi al Bologna e Ferrante alla Roma. Perché anche in Lega Pro, si possono trovare talenti interessanti: speriamo diventi la regola e non solo l'eccezione.