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Durante: “Damiao non pronto per le grandi di Serie A. Su Lucas, Neymar e Podolski…”

Sabatino Durante, noto agente Fifa ed esperto di calcio brasiliano è intervenuto a RadioCalciomercato per parlare dei tanti talenti verdeoro che vengono corteggiati dai club italiani: Damiao non è Van Basten – “Il Brasile è...

Francesco Parrone

Sabatino Durante, noto agente Fifa ed esperto di calcio brasiliano è intervenuto a RadioCalciomercato per parlare dei tanti talenti verdeoro che vengono corteggiati dai club italiani:

Damiao non è Van Basten - "Il Brasile è diventata una bottega molto cara, il prezzo che si dà ad alcuni giocatori non rispecchia i reali valori tecnici. Non ho detto che Damiao è come van Basten, ma che gli somiglia come profilo tecnico. Ha un grande talento, però segna troppo poco per essere un centravanti. L'anno scorso ha fatto solo 14 reti in un torneo modesto come il campionato nazionale brasiliano, in Italia ne farebbe 5 facendo il confronto. Non è ancora pronto per una grande del nostro calcio come Milan, Inter o Juve, a queste squadre serve una punta che faccia tante reti. Non ha ancora dimostrato di essere pronto come invece ha fatto Vargas: l'attuale giocatore del Napoli è stato decisivo in Copa Libertadores, segnando anche tanto".

Lucas - "Ieri sera lo avrei fatto giocare, soprattutto con l'avvcinarsi delle Olimpiadi. Al Brasile serve un progetto, non far giocare giocatori 'zoppi' come Ronaldinho. Lucas deve trovare una giusta collocazione tattica: in Brasile lo impiegano da tornante, mentre lui renderebbe al meglio da punta centrale. Ha grande talento, ma come Damiao manca di concretezza in zona realizzativa".

Ganso e Neymar -"Ganso può essere utile a qualsiasi squadra, è un maestro d'orchestra, ha un mancino incredibile. Però ha avuto tanti infortuni e i club europei possono essere condizionati da questo aspetto. Quando non è in forma vale il miglior Liverani che, secondo me, è stato un regista straordinario e di grande intelligenza. Neymar? Sta benissimo al Santos, non andrà né al Barcellona né al Real Madrid. Prima del Mondiale 2014 non si muoverà dal Brasile. È un talento cristallino, un fine palleggiatore, ma alla fine come Damiao anche lui è ancora poco concreto. In una squadra come il Bologna, ad esempio, tra lui e Di Vaio sono sicuro che giocherebbe l'attuale capitano rossoblu".

Si chiude sul futuro di un giocatore che brasiliano non è: Lucas Podolski - "L'anno scorso con il suo procuratore abbiamo tentato di portarlo alla Roma, ma Luis Enrique ha preferito puntare su Osvaldo. E secondo me ha fatto un grande errore: Podolski andava a genio per il 4-3-3 dello spagnolo. Le italiane non hanno creduto in questo giocatore e il fascino della Premier League ha poi fatto la differenza".