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E un’altra ‘giornata decisiva’ è passata: la trattativa Moratti-Thohir continua…

Ore di attesa e di silenzi. Di cose dette, non dette, sussurrate, voci che girano e frasi che si ripetono. ‘Giornata decisiva‘, è diventato un ritornello quotidiano, che però non trova mai conferma. Che la trattativa tra Thohir e...

Eva A. Provenzano

Ore di attesa e di silenzi. Di cose dette, non dette, sussurrate, voci che girano e frasi che si ripetono. 'Giornata decisiva', è diventato un ritornello quotidiano, che però non trova mai conferma. Che la trattativa tra Thohir e Moratti per la cessione dell'Inter non fosse semplice si era capito, si può solo continuare a pazientare in attesa di un'ufficialità (non obbligata, non è detto che arrivi nell'immediato) che non è ancora arrivata. Si aspetta di sapere quando arriveranno (o a questo punto se sono arrivate) le firme sui documenti che i legali delle due parti - si dice - continuano a passarsi, a rielaborare e tradurre.

PAROLE - Oggi il presidente non ha dato notizie, non ha confermato, non ha smentito: si è limitato a far capire che 'non ci sono problemi', ma anche che 'non ci sono novità'. 

REPORT DI GIORNATA - I giornalisti, tra loro anche noi di Fcinter1908.it, sono comunque rimasti ad aspettare nei pressi di Palazzo Saras anche nel pomeriggio, ma non sono arrivate comunicazioni, quelle che tutti si aspettavano potessero arrivare in giornata. Il patron interista che è uscito dai suoi uffici intorno all'una e mezza, non è rientrato in sede, almeno fine alle 18. Anche il vicepresidente, Angelomario Moratti, ha preferito non rilasciare dichiarazioni. 

RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI - Appena i documenti saranno firmati (fase signing) passeranno una ventina di giorni perché il passaggio delle quote alla holding indonesiana di Thohir e soci venga formalizzato. E all'assemblea dei soci del 29 ottobre il cerchio dovrebbe chiudersi. Si capirà poi anche di quante persone sarà formato il nuovo CdA e se Moratti conserverà la sua carica o se declinerà l'invito che gli è stato fatto dal magnate ('Si, è vero. Ma vedremo')  a capo della società che avrà il 70% del club nerazzurro. Siamo alla stretta finale. Pare.