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Gasperini: “Attacco sempre non come l’Atletico. Inter? Erano tre anni che…”

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’attuale tecnico del Genoa, Gian Piero Gasperini ha avuto modo di parlare, tra l’altro della sua esperienza negativa all’Inter: “La mia difesa a tre? Rimasi stregato dall’Ajax, ballavano. In...

Riccardo Fusato

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’attuale tecnico del Genoa, Gian Piero Gasperini ha avuto modo di parlare, tra l’altro della sua esperienza negativa all’Inter: “La mia difesa a tre? Rimasi stregato dall'Ajax, ballavano. In Italia scimmiottavano tutti Sacchi, io iniziai a studiare e misi la difesa a tre. L'ho imparato dai bambini olandesi. Uno deve essere sempre un terzino e a centrocampo non serve un regista. Passaggi di cinque metri li sanno fare chiunque. La mia idea di difesa è accorciare, aggredire. Posso difendere a tre, a quattro, anche in nove. Contano l’anticipo, che non si fa più, e il contrasto, su cui gli arbitri fischiano fallo. Se riesci, la gente va in delirio. Se non riesci, becchi gran fischi. Tutti avanti? L’Atletico Madrid ti aspetta davanti all’area con gente di 1.85-1.90 che corre e mena come un fabbro. È un modo di difendersi. Il mio è diverso. Se aspetti, vedi la palla tre volte in 40 minuti. Quando l’avversario fa troppi passaggi di fila, mi agito. E non è vero che Mandragora era a uomo su Pogba con la Juventus, hanno sbagliato i giornali. Altri errori dei giornalisti? Ci sono alcuni giocatori forti solo mediaticamente. Inter? Sono riuscito a fare il mio calcio ovunque, tranne che all’Inter. Molti giocatori non li ho avuti fino a Ferragosto perché non facevano riposo da tre anni»