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GdS: “Diluvia sull’Inter. Abete non censura per non rischiare cause milionarie”

Il 18 luglio arriverà una ‘relazione politica’ sul caso Calciopoli. Dopo la ‘non decisione’ del Consiglio Federale che non ha potuto revocare lo scudetto all’Inter, l’editoriale della Gazzetta dello Sport...

Eva A. Provenzano

Il 18 luglio arriverà una 'relazione politica' sul caso Calciopoli. Dopo la 'non decisione' del Consiglio Federale che non ha potuto revocare lo scudetto all'Inter, l'editoriale della Gazzetta dello Sport firmato dal vice direttore Ruggiero Palombo parla di un'Inter sulla quale continua a diluviare (il comunicato della Fiorentina, le parole di Galliani, la reazione di Andrea Agnelli) "e peggio di lei sta messo solo il generale Auricchio anche se nel suo caso c'è il jaccuse di Palazzi", scrive il noto giornalista.

Una 'battutina' neanche troppo velata alla società nerazzurra e poi la descrizione di quanto successo come di una 'strettoia' nella quale la Figc si è rinchiusa. "Non è possibile, dopo aver raccontato per mesi di uno scudetto non prescrivibile, scoprire improvvisamente che è intoccabile. E da ieri vedere cassata anche 'la censura' per una superiore ragion di stato che ammicca un po' troppo alla meno nobile voglia di tenersi lontani da cause milionarie", si legge nel pezzo portante della GdS. 

Nello stesso articolo si ribadisce anche: "L'Inter che non ha rinunciato alla prescrizione e consentirà a Giancarlo Abete di formulare la condanna morale figlia del suo non lontano 'l'etica non si prescrive' e quello sarà il suo cavallo di battaglia. Ma basterà per ricondurre tutti alla ragione? Annusata l'aria, ne dubitiamo".