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GdS – Mancini come un Don Giovanni. A centrocampo favorita l’Inter, sugli esterni, invece…

Il Milan potrà appoggiarsi al sostegno ambientale e in simili serata conta eccome, ma non per questo motivo sarà favorito alla vittoria finale. Soprattutto perché tre uomini chiave per Filippo Inzaghi, (De Jong, Alex e Abate) non potranno far...

Alessandro De Felice

Il Milan potrà appoggiarsi al sostegno ambientale e in simili serata conta eccome, ma non per questo motivo sarà favorito alla vittoria finale. Soprattutto perché tre uomini chiave per Filippo Inzaghi, (De Jong, Alex e Abate) non potranno far parte del match. La povertà dei rossoneri in mezzo al campo assume dimensioni preoccupanti, specie se si considera che l’Inter lascerà Kuzmanovic su Menez. Essien e Muntari basteranno ad arginare le ripartenze di Kovacic? Probabilmente la posizione di Rami aiuta a capire meglio quali siano le idee del tecnico rossonero, che potrebbe decidere di far avanzare solo De Sciglio, lasciando di fatto una difesa a tre bloccata con Rami, Mexes e Zapata. 

Gli esterni nerazzurri, invece, perdono il confronto con quelli rossoneri, Bonaventura ed El Shaarawy sono uomini pericolosi, mentre Nagatomo e Dodo sono ancora intrisi della cultura tattica da 3-5-2: incursori prima che difensori. Mancini ha rivitalizzato il sentimento assopito degli interisti come un Don Giovanni, ma il ritorno all’Inter è una scommessa che conviene anche a lui, il secondo slancio della sua carriera. Il tecnico jesino ha un piano tattico che può funzionare a patto che i terzini reggano. Se la difesa non avrà bisogno di gran supporto, allora il centrocampo sarà suo e lì davanti gli basterà spostare Palacio sulla sinistra per farlo andare all’uno contro uno in campo aperto con Rami. Il resto è rappresentato dalla catena conclusiva, Kovacic-Icardi, barometro dell’Inter del futuro, perché se a distanza di tre anni pronunceremo con rispetto questi nomi oggi così giovani, allora vorrà dire che Mancini avrà svolto un buon lavoro.